La minoranza Pd: peseremo anche sul Colle

La minoranza Pd: peseremo anche sul Colle
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ROMA - Non solo il lavoro e le riforme. Anche la presidenza della Repubblica. La minoranza Pd allarga il campo della propria battaglia politica, nel nome della sinistra. E fa sapere a Matteo Renzi che è in grado di incidere - e lo farà - quando arriverà il momento di scegliere il successore di Giorgio Napolitano al Quirinale.

Intanto, però, il confronto con il governo si snoderà nei passaggi delicati della legge elettorale e ancor prima, la prossima settimana, del Jobs act. «Dal nostro voto dipende la vita del governo: ogni nostra decisione passa responsabilmente attraverso questo filtro, ma bisogna che il governo non abusi della nostra responsabilità», avverte un senatore di Area riformista. Anche questa volta, come già in prima lettura, gli esponenti della minoranza dem stanno preparando un documento in cui mettere a verbale il dissenso.
Il 13 dicembre Pippo Civati riunirà a Bologna, «nel nome del centrosinistra, le persone che condividono una linea diversa». Tra gli invitati ci sono Rosy Bindi ma anche Nichi Vendola (Civati, come Fassina e altri, sarà poi a gennaio alla kermesse di Sel per una federazione di sinistra che «batta Renzi»). Ma c'è un invito anche per Romano Prodi, padre dell'Ulivo. L'ex premier, che in giornata interviene a ricordare a Giuliano Ferrara di aver battuto «due volte» nelle urne Berlusconi, nega da tempo di aspirare al Colle. Ma è considerato da molti esponenti della minoranza ancora «il miglior candidato».
«Siamo in molti dentro il Pd, anche fuori dalla nostra area - è l'avvertimento di Stefano Fassina a Renzi - a condividere l'idea che serva una figura autorevole e indipendente, non subalterna al governo e ai suoi interessi. Ci faremo sentire».

A battere Renzi ci prova ancHe Nichi Vendola: il suo progetto si chiama 'Human Factor', si terrà a Milano dal 23 al 25 gennaio, e si tratta di una convention aperta a tutti, cittadini e intellettuali, articolata in plenarie e laboratori. L'obiettivo, dice il leader di Sel, è e deve essere chiaro: «Federare le esperienze alternative a Matteo Renzi e batterlo».
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Il Gazzettino