La difesa della Fipe: «Ritocchi ai listini? Solo marginali»

La difesa della Fipe: «Ritocchi ai listini? Solo marginali»
LA REAZIONETREVISO Aumento dei prodotti e conseguente limatura verso l'alto nei prezzi di listino. Un trend inevitabile che però Fipe non conferma. «In realtà non risultano...

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LA REAZIONE
TREVISO Aumento dei prodotti e conseguente limatura verso l'alto nei prezzi di listino. Un trend inevitabile che però Fipe non conferma. «In realtà non risultano aumenti se non marginali su prezzi fermi da anni». Dania Sartorato, fiduciaria Fipe spiega che all'aumento delle materie prime non corrisponde un aumento in listino. «I rincari della materia prima sono evidenti - prosegue - nel settore frutta e verdura c'è stato un rincaro abbastanza evidente, questo posso confermarlo. Diciamo che c'è anche una sensibilità maggiore, un'attenzione al centesimo dovuta alle contingenze del post-pandemia». Ma Fipe tranquillizza gli utenti: i prezzi sono stati ritoccati al minimo. Sartorato replica alle voci di aumenti che tra gli addetti ai lavori nessuno ha applicato aumenti nell'ordine del 5% - 10%. Gli ultimi ritocchi riguardano il 2020 e riguardavano la tazzina di caffè. «Quello che in realtà non abbiamo come riscontro dal nostro centro studi è la ricaduta sui prezzi finali, sui prezzi di vendita. Noi non abbiamo aumentato i prezzi al consumatore finale».

DAL TERRITORIO
La conferma secondo Sartorato viene anche dai mandamenti territoriali. «Tutti mi hanno detto che non hanno percezione nè per sé nè per i territori di aumenti di listini da parte della nostra categoria». La voce di costo che è aumentata sensibilmente secondo Fipe è la frutta. «Prezzi alle stelle. Per fortuna la verdura meno perchè alcune attività hanno orti o aiuole, si integra con l'autoconsumo». Tra gli altri beni, ad oscillare sono soprattutto carne e pesce. «Il motivo è semplice: sul fresco non si stabilisce un prezzo standard con il fornitore, puoi farlo sui prodotti di lunga conservazione. Ed è lì che ci sono le oscillazioni. Inoltre siamo ripartiti tutti insieme e quando c'è la domanda i prezzi vanno su. Ma poi ci sarà un assestamento».
NESSUN AUMENTO

Fipe ribadisce che bar e ristoranti non hanno applicato ritocchi. «C'era stato un ritocco lo scorso anno, soprattutto sul caffè per giustificare i maggiori costi del plexiglass . Noi non abbiamo da anni la sensazione di aumentare i prezzi. Ci sono state delle limature dovute a maggiori presidi obbligatori, come le sanificazioni e le protezioni. Ma c'è molta attenzione da parte della categoria». Gli associati Fipe hanno trattato questo tema proprio nei giorni febbrili della ripartenza. «Certo, non si applica nessun ribasso, gli esercenti vogliono fare fatturato dopo mesi di chiusure. Però c'è attenzione a tenere i listini fermi e a valutare eventuali adeguamenti in maniera graduale».
E. F.
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Il Gazzettino