OPERA BUTTRIO Inaugurate ieri mattina le sedi della squadra della...
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BUTTRIO Inaugurate ieri mattina le sedi della squadra della protezione civile comunale e della biblioteca civica, in via Divisione Julia, 39 nei locali della ex Latteria turnaria di Buttrio. In tale circostanza la Biblioteca comunale è stata intitolata alla scienziata premio Nobel per la Medicina nel 1986 e senatrice a vita Rita Levi Montalcini. Il taglio del nastro è stato anticipato da un minuto di silenzio richiesto dal sindaco Giorgio Sincerotto per Antonio Megalizzi, giovane giornalista rimasto ferito gravemente ferito alla testa martedì sera nell'attentato al mercatino di Natale di Strasburgo e morto venerdì. L'ex latteria oggi ospita un'ampia e luminosa biblioteca al piano terra e una sala dedicata alla lettura al piano superiore, con la restante metratura dell'area al primo piano destinata alla sede della Protezione Civile con annessa sala polifunzionale. C'è stata una variante rispetto al progetto iniziale, dovuta al trasferimento della funzione di Polizia locale a Cividale all'Uti del Natisone. L'opera ha richiesto l'investimento di 550mila euro: alla gara hanno partecipato ben 13 imprese ma, ad aggiudicarsi l'appalto è stata la Electrix di Cervignano del Friuli.«Una giornata importante per la comunità di Buttrio, resa possibile anche grazie all'impegno profuso delle precedenti Amministrazioni che hanno saputo mantenere un luogo così caro alla memoria della nostra gente», dichiara l'assessore ai Lavori Pubblici Lorusso. «Grazie ad un cambio di destinazione d'uso dei locali, la giunta ha provveduto anche al recupero di un vano interrato, che nella prima fase progettuale, per mancanza di risorse, non si era potuto ristrutturare. Tale operazione è avvenuta senza alcuna spesa aggiuntiva sia grazie al ribasso d'asta». «La biblioteca - ha concluso Giorgio Sincerotto, sindaco di Buttrio - ha trovato finalmente casa. VistI i numeri in aumento l'auspicio è che questa tendenza positiva possa continuare a crescere mese dopo mese sia per le lettere in italiano che in lingua straniera».
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Il Gazzettino