L'Italia si divide e la magistratura finisce nel mirino

L'Italia si divide e la magistratura finisce nel mirino
Non c'è grigio nei giudizi: o è bianco o è nero. Da una parte chi considera la sentenza una vittoria del progresso, dall'altra chi un'invasione di campo della magistratura....

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Non c'è grigio nei giudizi: o è bianco o è nero. Da una parte chi considera la sentenza una vittoria del progresso, dall'altra chi un'invasione di campo della magistratura. "Giustizia irresponsabile", Maurizio Sacconi, capogruppo di Ncd al Senato, bolla così la scelta della magistratura. «Come più volte paventato, la giustizia italiana è arrivata a riconoscere il diritto all'adozione delle coppie omosessuali nonostante il parlamento non abbia voluto fin qui regolare la materia». Una chiamata in causa della magistratura che trova d'accordo anche Giorgia Meloni, di Fratelli d'Italia, che commenta come "la magistratura si sostituisca alla legge", e Gaetano Quagliariello (Ncd) che chiede al sistema giudiziario "di attenersi alle leggi". Scetticismo anche in casa Pd, se pur per diverse motivazioni. Il capogruppo alla Camera Roberto Speranza, chiosa che «Mai più Magistratura prima della Politica. Serve presto una legge su step-child adoption. Una legge giusta come negli altri Paesi Europei». E che si tratti di una "fuga in avanti" lo ritiene anche il giurista Francesco D'Agostino, docente di Filosofia del diritto all'Università di Roma Tor Vergata e presidente dell'Ugci (Unione giuristi cattolici italiani), è «sentenza di tipo ideologico che crea un paradigma presente in altri Paesi, dove però c'è una legge che lo riconosce». Trionfa, come era ovvio, Arcilesbica, che in materia sta conducendo una forte battaglia.

«Il pensiero va alle tante donne - esordisce Cristina Gramolini, segretaria nazionale di ArciLesbica - che a causa del lesbismo sono state separate dai loro figli, alle tante che hanno rinunciato ad avere figli credendo che fossero incompatibili con il loro amore per un'altra donna e alle tante che hanno rinunciato all'amore per un'altra donna per avere un figlio, credendo che per questo fosse imprescindibile avere un marito». E anche Equality sottolinea con soddisfazione come la paralisi del parlamento non infici in progresso. «È un'ottima notizia che il Tribunale di Roma, applicando correttamente l'articolo 44 della legge sull'adozione abbia riconosciuto il diritto di adottare alla donna della coppia lesbica genitore non biologico». ha sottolineato Aurelio Mancuso presidente Equality Italia.
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Il Gazzettino