L'INCHIESTA PADOVA L'aggressione all'avvocato Piero Longo, si è conclusa

L'INCHIESTA PADOVA L'aggressione all'avvocato Piero Longo, si è conclusa
L'INCHIESTAPADOVA L'aggressione all'avvocato Piero Longo, si è conclusa con una assoluzione e due rinvii a giudizio. Il Gup Elena Lazzarin, ieri pomeriggio, ha spedito davanti al...

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L'INCHIESTA
PADOVA L'aggressione all'avvocato Piero Longo, si è conclusa con una assoluzione e due rinvii a giudizio. Il Gup Elena Lazzarin, ieri pomeriggio, ha spedito davanti al Tribunale monocratico il prossimo 22 settembre i fidanzati Luca Zanon 49 anni di professione elettricista, e la commercialista di 47 anni Silvia Maran. I due difesi dagli avvocati Cesare Cicorella del foro di Busto Arsizio e Claudia Barattin, devono rispondere dei reati di lesioni gravi, porto abusivo di arma da fuoco e violazione di domicilio.

È stata invece assolta per non avere commesso il fatto la loro amica Rosanna Caudullo di 31 anni, difesa dal legale Pietro Someda. Il pubblico ministero Roberto D'Angelo, titolare delle indagini, aveva chiesto per lei in rito abbreviato una condanna a tre anni per concorso morale nel pestaggio all'ex senatore di Forza Italia. In aula non era presente nessuno degli imputati, neppure il professore Longo difeso dagli avvocati Anna Desiderio e Niccolò Ghedini.
IL PESTAGGIO
La sera del 30 settembre dell'anno scorso Longo, all'interno dell'androne del suo palazzo in via Tiso da Camposampiero, è stato aggredito con calci e pugni al volto, e su tutto il corpo. Inoltre, è stato afferrato con estrema forza da dietro al collo per immobilizzarlo. Il professore, nel tentativo di allontanare i suoi due aggressori, ha sparato due colpi di pistola all'interno dell'androne del palazzo dove abita. E come prevede la nuova legge ha agito per legittima difesa. Ma la pistola gli è stata strappata di mano dall'elettricista, che ha portato l'arma con sè fino all'arrivo della polizia.
Una telecamera comunale della videosorveglianza ha immortalato Zanon e Maran colpire l'avvocato già sul portone d'ingresso, e Rosanna Caudullo rimanere sotto i portici senza partecipare al pestaggio. In particolare la telecamera ha registrato Zanon aspettare davanti al portone l'arrivo dell'avvocato Longo. Nel filmato si vede anche l'elettricista parlare con il professore per poi inseguirlo nell'androne di casa, dopo che la sua compagna lo aveva colpito con un calcio a una gamba e un pugno in faccia. Le immagini mostrano una coppia quasi calma e determinata, nell'attuare il pestaggio al legale. L'azione punitiva della coppia è terminata alle 23, dodici minuti e 38 secondi. I due sono usciti dall'androne con in mano la pistola dell'avvocato. Ad attenderli sotto il portico c'era ancora Caudullo che, come si vede dal video, alla vista dei due ha allargato le braccia: come a dire cosa avete fatto.
L'ex senatore è stato dimesso dall'ospedale con una prognosi superiore ai 40 giorni. Gli sono state riscontrate fratture multiple alle ossa del capo ed in particolare del pavimento orbitario sinistro con enfisema del volto e pneumo-orbita sinistra e delle ossa nasali bilaterali con edema generalizzato al volto. É stata rilevata anche una frattura scomposta del pilastro anteriore mascellare superiore destro con emoseno. Inoltre ha dovuto fare i conti con un'emorragia all'orecchio destro, un enfisema mediastinico ed un enfisema sottocutaneo latero cervicale, ascrivibile ad un violento traumatismo compressivo del collo e della trachea: ed ecco le lesioni compatibili con una stretta da dietro con un braccio. Longo poi lamentava pure una raccolta di liquido a livello cerebrale.
IL RETROSCENA

I legali dei due fidanzati hanno chiesto la revoca della misura restrittiva dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per due volte alla settimana. Ma il giudice ha rigettato la richiesta. Motivo, a maggio l'elettricista con la passione per lo sci, durante una lite, ha colpito con una testata al volto la compagna commercialista procurandole la frattura del setto nasale. La donna è stata sottoposta alle cure dei medici del pronto soccorso dell'ospedale, ma non ha voluto denunciare il compagno. Il giudice le ha ritenute due persone violente.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino