L'IDROELETTRICA PADOVA «Potenziale importante e vertice di quel triangolo

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L'IDROELETTRICA

PADOVA «Potenziale importante e vertice di quel triangolo di poli dell'energia idroelettrica». Così Fabio Pasut, Ceo di Ste Energy e organizzatore di Hydromatters 4.0, il convegno-esposizione che a Padova ha accolto oltre 450 visitatori e 170 imprese riunite per discutere di idroelettrico e di energie rinnovabili, vede la città del Santo. Nonostante i salti idrici siano di poco conto e producano 15mila watt ogni ora, soprattutto a Vigonovo e Voltabarozzo. Ma Padova e la sua università sono il fulcro di tutto quel mondo di tecnologia e di elettromeccanica che fa da base all'intero universo che sono le energie rinnovabili. Un comparto che comunque nel Padovano smuove circa quattrocento dipendenti e che supera i cento milioni di euro di fatturato. Numeri che a Hydromatters 4.0 hanno dovuto fare i conti con quella che è considerata la potenziale emergenza di concessioni per il parco idroelettrico veneto, che rischia di vanificare gli investimenti delle imprese ma pure le nuove tecnologie e le prospettive digitali del settore. Oltre agli imprenditori, in platea anche l'europarlamentare, ed ex sindaco di Padova, Flavio Zanonato e l'attuale vicesindaco, Arturo Lorenzoni, che ha approfittato del palco della kermesse per tendere la mano alla Regione e chiedere l'organizzazione di un tavolo per studiare strategie comuni con cui affrontare la cessazione delle concessioni idriche in Veneto, fissata per il 2019. «Grazie ai nostri ospiti - hanno aggiunto Fabio Pasut e Mario Arquilla, ideatori di Hydromatters 4. 0 - abbiamo potuto fare il punto sulla vecchiaia del parco idroelettrico italiano e di quello veneto dove oltre l'82% della potenza installata è precedente al 1964. Abbiamo affrontato i temi di più stretta attualità normativa e tecnologica, ragionando sulle prospettive di un settore in evoluzione che solo Padova occupa oltre 400 persone e vede il settanta per cento del fatturato rivolgersi all'estero». «L'Europa si trova di fronte a sfide colossali in materia di energia - ha chiosato Zanonato - un ambito strategico dove cresce la dipendenza degli stati membri da fonti esterne, dove aumenta la domanda con costanza e dove i cambiamenti climatici e i rischi geopolitici dei paesi di transito pongono gravi interrogativi e sfide».

N. M.
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Il Gazzettino