L'ESEMPIO GENOVA «Il passaggio di Sappada al Friuli? È stata una volontà

L'ESEMPIO GENOVA «Il passaggio di Sappada al Friuli? È stata una volontà
L'ESEMPIOGENOVA «Il passaggio di Sappada al Friuli? È stata una volontà dei cittadini, credo che un Comune decida di andare in una Regione a statuto speciale perché le risorse...

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L'ESEMPIO
GENOVA «Il passaggio di Sappada al Friuli? È stata una volontà dei cittadini, credo che un Comune decida di andare in una Regione a statuto speciale perché le risorse sono maggiori e sono spesso più attente alle esigenze del territorio ed hanno un sistema di autonomia che le consente delle scelte più proficue per i cittadini». Lo ha detto il presidente della Liguria, Giovanni Toti (in foto), a margine della Conferenza delle Regioni.

L'ANNUNCIO
«È la direzione verso la quale vorremmo andare tutti, una maggiore autonomia, e una maggiore possibilità decisionale delle Regioni, maggior rapporto tra Regioni e Comuni, senza le briglie di un governo centrale - ha aggiunto Toti -, come Regione Liguria abbiamo detto che intendiamo avviare anche noi un processo di autonomia diversificata e maggiore secondo il 116, lo stabiliremo nei prossimi consigli regionali».
IL SOTTOSEGRETARIO
«Ciò che accomuna temi come la richiesta di maggior autonomia da parte di alcune Regioni e la gestione dei migranti è la considerazione che bisogna ritrovare le politiche per risolvere i problemi della gente, il livello di governo giusto in cui riprendere il controllo delle grandi questioni legate alle problematiche locali, nazionali ed europee».
Lo ha affermato a Venezia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Sandro Gozi. «Bisogna costruire un livello di Europa politica fondamentale per governare questioni che non possono restare in mano ai singoli Governi, prefetti, sindaci e Comuni o alla società civile - ha rilevato -.

Bisogna riprendere il controllo delle grandi tematiche e individuare il livello di governo giusto per governare i fenomeni e dare risposte ai cittadini». Riguardo specificamente alla richiesta di nuove forme di autonomia da parte di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, il sottosegretario ha affermato: «Vedo positivamente la direzione intrapresa da queste Regioni, che chiedono di avere maggiore autonomia: chi ha le carte in regola, ne ha pieno diritto».
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Il Gazzettino