L'epopea di Gorbaciov e la fine del comunismo

L'epopea di Gorbaciov e la fine del comunismo
L'ultimo segretario del Partito comunista sovietico, Mikhail Gorbaciov, e uno dei grandi registi dell'ex nuovo cinema tedesco, Werner Herzog. È un incontro particolare perché a...

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L'ultimo segretario del Partito comunista sovietico, Mikhail Gorbaciov, e uno dei grandi registi dell'ex nuovo cinema tedesco, Werner Herzog. È un incontro particolare perché a intervistare l'uomo della perestroika è un uomo che ha alle spalle il peso di essere cittadino della nazione che ha inflitto alla Russia ben venti milioni di morti e davanti a sé l'artefice della riunificazione della Germania: quindi, senso di colpa e gratitudine. L'ex statista appare affaticato, lento, ma lucido nel cercare di rispondere a domande su quel processo storico che lo ha visto salire le scale del potere e poi realizzare, di fatto, il crollo di quel sistema. Herzog lo inquadra fisso, si concede contropiani personali e nulla di più dal punto di vista formale: in questo il docfilm non si sbilancia autorialmente (resta, in originale, la sua voce che sacralizza il testo). Merita di vedere la ricerca di archivio, con immagini che puntellano le parole di Gorbaciov con un senso di tramonto di un'epoca, di un uomo e di un progetto interrotto dalla presa del potere di Yeltsin. Una didattica ripassata alla fine del Secolo breve, ma anche il risvolto umano della Storia.

Giuseppe Ghigi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino