In manette il truffatore dello specchietto

In manette il truffatore dello specchietto
IL TRANELLOPADOVA Era diventato l'incubo degli automobilisti padovani. Ora l'esperto di truffe dello specchietto è infinito in manette. La polizia ha arrestato l'altra notte...

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IL TRANELLO
PADOVA Era diventato l'incubo degli automobilisti padovani. Ora l'esperto di truffe dello specchietto è infinito in manette. La polizia ha arrestato l'altra notte Alfonso Abbruzzese, 26 anni, napoletano, proprio mentre cercava di raggirare l'ennesimo automobilista. Gli agenti di una pattuglia delle Volanti l'hanno pizzicato proprio mentre la sua vittima gli stava per dare i soldi per il presunto danno subìto, in realtà mai esistito. E proprio questo ha consentito ai poliziotti di trarlo in arresto in flagranza di reato, per truffa e danneggiamento. Pochi minuti prima il 113 aveva ricevuto la segnalazione di una tentata truffa, sempre dalla stessa auto, da una ragazza che si trovava in corso Argentina.

LA SCOPERTA
La pattuglia stava pattugliando la Stanga alle 3 di ieri notte quando, vicino alla Kioene Arena, in via San Marco, ha notato la Clio blu, segnalata dall'automobilista, ferma accanto a una Kia bianca, con due uomini che discutevano lì accanto. Gli agenti, notando uno dei due con il portafoglio in mano in procinto a dare i soldi all'altro, sono intervenuti per verificare l'accaduto. Il giovane, a bordo di una Renault Clio, sosteneva di essere stato urtato in fase di sorpasso dall'auto della vittima. L'indagato aveva quindi fermato il malcapitato convincendolo a farsi dare 100 euro per evitare un rincaro dell'assicurazione. Le descrizioni del malvivente, dell'auto su cui viaggiava, fatta dalla ragazza che aveva chiamato poco prima il 113, corrispondevano al giovane fermo con la vittima di turno ed è bastato poco agli agenti per comprendere che si trattava della stessa persona. L'uomo, già autore di innumerevoli episodi analoghi in Veneto negli ultimi anni, è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari, il quale ha convalidato l'arresto e disposto per l'obbligo di dimora e di firma nella sua residenza nel comune di Afragola.
IL SEQUESTRO
La polizia, durante il controllo, ha scoperto che il napoletano aveva la patente, ma non aveva più nemmeno un punto, e che dentro all'auto conservava un pezzo di carta abrasiva con un po' di vernice blu, come quella della sua Clio: la utilizzava per danneggiare le auto delle vittime per convincerle che gli avevano rovinato l'auto. La Renault è stata sequestrata visto che oltretutto era priva di assicurazione e di revisione.
LA TESTIMONIANZA

In febbraio un ragazzo di 27 anni di Maserà aveva denunciato di aver vissuto momenti di paura nella notte, inseguito da un'auto in tangenziale a Padova, all'altezza dell'Ikea: il truffatore prima gli ha scagliato un sasso e poi ha cercato in tutti i modi di bloccarlo. Il ragazzo aveva sentito parlare di questa truffa e aveva capito al volo cosa stava succedendo: «Mi faceva segno di fermarmi. Poi mi ha superato e rallentando, con freccia a destra, cercava a tutti i costi di farmi fermare, ma io ho tirato dritto costante ai miei 90 chilometri all'ora. Dopo avermi seguito e intimato due-tre volte di fermarmi, accostandosi fino all'uscita 12 di ponte san Nicolò, ha mollato la presa e sono usciti. Non bisogna farsi prendere dal panico e chiamare le forze dell'ordine».
Marina Lucchin
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Il Gazzettino