Donald Trump batte cassa alla Nato e bacchetta gli alleati che, 23 su 28, non onorano gli impegni e spendono per la Difesa meno del 2% di Pil fissato nel 2011 come obiettivo per...
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Ricorda Trump che gli USA spendono per la Difesa più di tutte le nazioni Nato messe insieme: Dobbiamo recuperare gli anni persi, quel 2% è il minimo per affrontare le minacce reali e terribili di oggi. Anzi, neppure è sufficiente. Se tutti versassero il dovuto, avremmo 119 miliardi in più per la nostra difesa. Una battuta sulla sede dell'Alleanza inaugurata ieri a Bruxelles, costata 1,2 miliardi di euro pagati dagli USA per il 22%: Non ho voluto sapere quanto costa, ma la trovo bellissima.
Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, sollecita a condividere in modo più equo l'onere per la sicurezza. Se il premier britannico, Theresa May, può dirsi orgogliosa che il Regno Unito sia in regola col 2%, lo stesso non può dire Angela Merkel, che ribadisce però l'obiettivo, né Paolo Gentiloni che tuttavia conferma il sostegno italiano a implementare l'impegno del 2% e rimarca come siamo il quinto contributore del bilancio Nato, il secondo nelle due principali operazioni in Afghanistan, con quasi 1000 militari, e Kosovo, con oltre 500. Idem in Iraq, dove l'Italia vigila sul consolidamento della Diga di Mosul. E siamo impegnati da sempre dice il premier per un'impostazione non solo militare ma politica, che coinvolga tutte le forze possibili contro il terrore inclusa, in molti scenari locali, la Russia.
Trump riconosce sì che l'Alleanza ha garantito pace e sicurezza, e scopre una trave d'acciaio del 107° piano di una delle Torri in ricordo dell'11 settembre. Ma c'è gelo e diversità di vedute fra Trump e gli europei circa l'atteggiamento verso la Russia che non condividiamo al 100%, dice il presidente UE, Donald Tusk. E sull'immigrazione, che Trump considera una minaccia non disgiunta da quella terroristica. La Nato del futuro, dice, si focalizzi su terrorismo e immigrazione, ci sono migliaia e migliaia di persone che riescono a entrare nei nostri paesi e a dilagare e spesso non abbiamo idea di chi siano, perciò dobbiamo essere duri, forti, vigili.
Tutti d'accordo sul non arrendersi alla profondità del male rappresentato dal terrorismo. Gentiloni anticipa che al G7 di Taormina, oggi, ci sarà una dichiarazione comune ad hoc. Invita Trump ad un minuto di silenzio per le vittime di Manchester, e nei colloqui si dice preoccupato per una possibile perdita di posti di lavoro negli USA come conseguenza della Brexit. Sul web, poi, spopola la sequenza in cui Trump spinge via il premier del Montenegro, Dusko Markovic, per guadagnare la prima fila nella foto di gruppo dei leader. E la lunga e poderosa stretta di mano col neo-presidente francese Emmanuel Macron, che non molla la presa finché si vedono distintamente le dita diventare bianche. Da registrare l'impegno di Melania Trump al fianco della Regina del Belgio in difesa dei bambini bullizzati e adescati sul web. Prossima tappa, Taormina.
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Il Gazzettino