Il superdollaro spaventa va giù anche Wall Street

Il superdollaro spaventa va giù anche Wall Street
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NEW YORK - L'ombra lunga del Brexit è tornata ad agitare le acque dei mercati finanziari americani. Dopo la caduta di 600 punto registrata dal Dow venerdì scorso, ieri gli indici di Wall Street hanno aperto di nuovo in forte flessione, e il dollaro ha ripreso a salire nei confronti della sterlina e dell'Euro. La sintonia tra la piazza newyorkese e quelle europee è forte: si è dovuto aspettare la chiusura delle seconde per vedere allentarsi parte della tensione che aveva dominato la prima parte delle giornata a New York. La preoccupazione immediata è per quanto sta succedendo sul fronte valutario. Il dollaro forte che ha dominato la scena internazionale negli ultimi due anni è ora ulteriormente rafforzato dal deprezzamento contemporaneo della valuta inglese e di quella comunitaria (rispettivamente -3% e -1% ieri). Il fenomeno peserà sulla bilancia dei conti commerciali con l'estero per via della caduta dei costi delle importazioni dall'Europa, e aggraverà i bilanci delle aziende americane già tinti di rosso dalla diminuita competitività. Il rincaro della divisa statunitense sta tra l'altro mettendo in difficoltà paesi emergenti, dall'Africa al Sud America, il cui debito nazionale è denominato in dollari. Anche in questo caso gli effetti graveranno sulle minori esportazioni che gli Usa si troveranno a conteggiare nell'immediato futuro.
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Il Gazzettino