IL PROGETTO PIEVE DI CADORE Novità in vista per l'appalto della base Hems

IL PROGETTO PIEVE DI CADORE Novità in vista per l'appalto della base Hems
IL PROGETTOPIEVE DI CADORE Novità in vista per l'appalto della base Hems per l'elisoccorso: le garantisce il direttore generale dell'Usl Dolomiti Adriano Rasi Calgogno che...

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IL PROGETTO
PIEVE DI CADORE Novità in vista per l'appalto della base Hems per l'elisoccorso: le garantisce il direttore generale dell'Usl Dolomiti Adriano Rasi Calgogno che proprio a Pieve di Cadore ha parlato anche di volo notturno e di altre iniziative legate all'elisoccorso.

IL CONCORSO
La svolta nella lunga vicenda è legata al prossimo bando e all'avvio dei lavori per la nuova piazzola di atterraggio e decollo. Da parte sua Franco Gidoni, consigliere regionale, ha assicurato che nelle nuove schede sanitarie l'Usl non avrà tagli o riduzioni, ma solo aggiustamenti: «Si sta lavorando al volo notturno e la base di Pieve coprirà anche i territori di Asiago, Treviso e Venezia oltre che il Bellunese». E non si dovranno attendere i lavori per una prima fase sperimentale, prevista per la prossima estate: verrà realizzata anche una piazzola invernale, perchè quella in servizio è già abilitata al volo notturno. «La sperimentazione -spiega Gidoni- non sarà solo da piazzola a piazzola, ma con l'autorizzazione di Anac già ottenuta, si potranno utilizzare per atterraggio e decollo anche i campi da calcio illuminati. La vera sfida sarà la predisposizione degli aspetti collaterali, va tarato il contorno. Si pensa sempre e solo al volo, ma bisogna progettare un sistema che comprende anche chi accende le luci e chi apre l'impianto quando scatta l'emergenza».
LA CENTRALE
La centrale Suem 118 di Pieve coordinerà le operazioni in notturna in un'area vasta che comprende tre province e l'altopiano di Asiago.
«L'area vasta è compatibile con l'inizio dell'attività -spiega il direttore unico della funzione ospedaliera dell'Usl Dolomiti Raffaele Zanella- di notte le chiamate alternative al soccorso su gomma non sono numerosissime, è quindi giusto cominciare così». In sostanza dove è più comodo si può intervenire con le ambulanze, soprattutto in pianura, per le aree più complesse c'è l'elicottero. Un'altra iniziativa di carattere didattico è stata anticipata da Adriano Rasi Caldogno. Il 9 marzo l'Usl Dolomiti in collaborazione con Comune di Pieve e Suem organizza proprio in Cadore un convegno-confronto sulle esperienze del volo notturno nelle realtà limitrofe «per fare il punto sul nostro progetto». Altre novità sono il risultato dell'esperienza maturata in occasione del maltempo dell'autunno scorso che oltre ad aver causato danni ingenti, ben 700mila euro solo alle strutture senza contare il resto (si pensi solo alla rimozione delle piante cadute negli spazi verdi degli ospedali) ha evidenziato le maggiori criticità gestionali.
LA SOSTITUZIONE

Primo intervento sarà la sostituzione dei gruppi elettrogeni per una copertura temporale maggiore: 72 ore di autonomia pari a tre giorni, prima erano due. Spiegando questo intervento Rasi Caldogno ha ricordato il caso Agordo con il concreto rischio di evacuazione dell'ospedale. In futuro per una miglior gestione del sistema, oltre ai gruppi di continuità più potenti, anche telefoni satellitari e mezzi a trazione integrale a disposizione di ogni ospedale per le necessità di mobilità. «Da quell'evento abbiamo imparato molto», ha assicurato Rasi Caldogno.
Giuditta Bolzonello
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Il Gazzettino