Un intervento del Governo e in particolare del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio per garantire un monitoraggio costante e superare le criticità emerse nell'ultimo...
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La richiesta è contenuta in un'interrogazione presentata dai deputati veneziani Andrea Martella e Michele Mognato, dopo la dura presa di posizione dei 5 Stelle che si oppongono a qualsiasi emendamento in Legge di Stabilità per destinare altri soldi al finanziamento della grande opera.
Nei giorni scorsi sono tornati alla ribalta una catena di problemi inanellati uno nell'altro. Punto di partenza la questione della liquidità, al di là degli stanziamenti dello Stato: «La disponibilità di cassa non corrisponde in linea temporale con l'assegnazione di competenza - spiegano i parlamentari veneziani - di conseguenza interventi per importi rilevanti devono essere avviati sotto la riserva di legge». A questo si aggiunge il rapporto non idilliaco con la Bei, anche per una questione di immagine e il fatto che l'asta per ricevere dalle banche un mutuo di circa 50-60 milioni di euro è andata deserta, perchè evidentemente anche le banche hanno poca fiducia, nonostante si tratti di lavori garantiti dallo Stato. Di conseguenza le aziende vantano crediti milionari, non sono in grado di proseguire senza essere pagate e l'intervento subisce un rallentamento. Nonostante i 221 milioni messi a disposizione a luglio che provenivano dal Fondo per gli investimenti e i quasi 400 milioni recuperabili attraverso il ricalcolo complessivo delle spese per i tassi di interesse. Martella e Mognato ricordano che nei mesi scorsi sono stati presentati anche altri atti ispettivi che chiedono al Ministero un costante monitoraggio sullo stato di avanzamento dell'opera, sul futuro del Consorzio di Thetis e sulla necessità di convocare il Comitatone per affrontare complessivamente il tema della salvaguardia di Venezia e la sua laguna.
Secondo il cronoprogramma il Mose dovrebbe vedere il suo completamento solo nel 2020. Ma di questo passo potrebbe diventare difficile rispettare anche questa scadenza.
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Il Gazzettino