IL FERMO PORDENONE Lavapiatti in un hotel di Bibione, ha preso di mira due giovani

IL FERMO PORDENONE Lavapiatti in un hotel di Bibione, ha preso di mira due giovani
IL FERMOPORDENONE Lavapiatti in un hotel di Bibione, ha preso di mira due giovani colleghe: dopo averle spiate mentre facevano la doccia, avrebbe tentato di costringerle ad avere...

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IL FERMO
PORDENONE Lavapiatti in un hotel di Bibione, ha preso di mira due giovani colleghe: dopo averle spiate mentre facevano la doccia, avrebbe tentato di costringerle ad avere un rapporto sessuale. Le ragazze si sono confidate con i genitori ed E.S., 21 anni, residente a Cordenons con la moglie, da quattro mesi in Italia, è stato sottoposto a fermo di pg quale indiziato di violenza sessuale. L'altra sera i carabinieri del maresciallo Raffaele Battipaglia lo hanno portato in carcere a Pordenone per evitare che potesse avere altri approcci con le vittime.

Sono state le ragazze, due portogruaresi che da poco hanno compiuto 18 anni, a permettere l'avvio delle indagini confidandosi con i familiari. Il primo fatto, secondo il racconto delle vittime, è accaduto lo scorso mercoledì. Dopo una giornata di lavoro, i dipendenti della struttura ricettiva erano rientrati nelle rispettive camere che si trovano in un' ala dell'hotel riservata al personale. Una delle giovani cameriere è andata a farsi la doccia. Non si è accorta che il collega 21enne, che lavora in cucina, la stava spiando. Quando è tornata in camera, si è ritrovata sola con il lavapiatti, che ha cominciato a palpeggiarla tentando di consumare un rapporto sessuale. La diciottenne ha cominciato a urlare ed E.S. è scappato via.
Per nulla scoraggiato dalla reazione della ragazza, il lavapiatti ha tentato l'approccio con un'altra giovane cameriera da poco diventata maggiorenne, sempre della zona. Venerdì sera tutto si è ripetuto in fotocopia: il 21enne ha spiato la cameriera mentre si lavava sotto la doccia e non appena è rientrata in camera l'ha raggiunta cominciando a palpeggiarla e a pretendere un rapporto sessuale. La ragazza si è messa a urlare e il lavapiatti è scappato.
Domenica le due cameriere hanno deciso di raccontare tutto ai genitori, che le hanno accompagnate nella caserma di via Maya a Bibione. Le due vittime sono state quindi ascoltate da una giovane maresciallo, alla quale si sono aperte raccontato tutto ciò che era successo. Intanto gli investigatori hanno ascoltato anche altri colleghi che lavorano nella stessa struttura ricettiva. Raccolti gli elementi, i carabinieri domenica sera si sono presentati nella cucina dell'hotel, dichiarando in stato di fermo il 21enne. Lui era esterrefatto. Ha nominato due difensori di fiducia: gli avvocati Laura Colussi e Silvio Albanese. Il sostituto procuratore Federico Facchin ha chiesto la convalida del fermo: l'udienza si terrà questa mattina davanti al gip Eugenio Pergola.
Per la difesa, che ieri pomeriggio ha fatto visita a E.S. in carcere, la vicenda va ridimensionata. «Lui racconta una storia molto diversa - spiega l'avvocato Albanese - È sposato, è in Italia da quattro mesi, non parla italiano e nega di aver avuto contatti fisici con le ragazze. I contatti sono stati soltanto verbali».

Marco Corazza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino