IL DIBATTITO CASTELFRANCO Venezia è in ginocchio, piazza San Marco diventa

IL DIBATTITO CASTELFRANCO Venezia è in ginocchio, piazza San Marco diventa
IL DIBATTITOCASTELFRANCO Venezia è in ginocchio, piazza San Marco diventa una piscina. Ma l'annullamento della cerimonia per le Lauree di Ca' Foscari fa discutere. Un post,...

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IL DIBATTITO
CASTELFRANCO Venezia è in ginocchio, piazza San Marco diventa una piscina. Ma l'annullamento della cerimonia per le Lauree di Ca' Foscari fa discutere. Un post, apparso sulla pagina sei di Castelfranco se che critica la decisione dell'Ateneo di non concedere un piano B e una sede alternativa per gli oltre mille graduati, ha scatenato il finimondo.

LA CRITICA
«Oggi per 1050 ragazzi doveva essere un giorno stupendo, ma l'università ha pensato bene che era meglio annullare piuttosto che spostarsi in terra ferma. Nessuno ha parlato di questo -si lamenta un'utente castellana, madre di un laureato a Venezia- Certo non è importante come perdere un'attività, o la casa o altro, ma per questi ragazzi è un traguardo importante, fatto di sacrifici di emozioni, di ansie, meritavano più considerazione. Oggi famiglie intere hanno investito soldi per far sì che i propri figli potessero avere la loro proclamazione degna per il percorso fatto, chi ha anticipato soldi per spostamenti, per hotel, per ristoranti perché all'università Ca' Foscari di Venezia ci sono ragazzi da tutto il mondo, ma nessuno ne ha tenuto conto, possibile che in una città a rischio allagamento nessuno ha pensato a un piano B? Andare in un palazzetto o appoggiarsi a altri atenei non credo sarebbe stato un grande problema». Che forse anche tra i laureati non ci fosse grande voglia di festeggiare o alzare il tocco al cielo è chiarito da una dei diretti protagonisti dell'evento, una laurata a Venezia che dà voce al biasimo di molti.
LA DIFFICOLTÀ

«Non sono solita commentare post, ma qui mi sento chiamata in causa! Io sono una delle laureande, (laureate ormai), che oggi doveva essere proclamata in Piazza San Marco-risponde Margherita- Mi espongo per prima dicendo che, è un dispiacere anche per me non essere proclamata oggi, dopo anni di sacrifici. Ma dall'altra parte, nonostante comprenda il dispiacere economico per chi viene da fuori, sono dell'idea che sia stato giusto rimandare. Dico questo perché: so per certo che l'università si è mossa per un piano B, ma non è stato possibile trovare un posto al chiuso per più di 5000 persone. Inoltre non si è trattato di una marea qualunque, ma appunto eccezionale, e infine dopo anni di studio a Venezia, non era decoroso festeggiare oggi anche per rispetto dei veneziani».
Elena Filini
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Il Gazzettino