«I sindacati confederali e le Rsu, in Comune a Venezia, hanno fallito. E il referendum dei lavoratori su un accordo che si dimostra inutile ne è solo l'ultimo esempio». ...
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Senza troppi giri di parole, e con questa chiara spiegazione, i lavoratori «autorganizzati» annunciano di aver preso la decisione di rompere gli indugi e costituirsi in sindacato di base Cobas pubblico impiego per mettersi in gioco già dalle prossime elezioni Rsu di primavera. Con le ultime vertenze che hanno visto al centro i comunali «orfani» di un'amministrazione, il gruppo autorganizzato ha visto crescere le adesioni che ora sono circa un centinaio. Sono stati loro, tra le tante iniziative dei giorni caldi tra lavoratori e commissario Zappalorto, a scegliere di coinvolgere la città e di informare i residenti sulle conseguenza dei tagli, attaccando cartelloni davanti alle scuole e ai luoghi pubblici. «La costituzione in Cobas è la naturale evoluzione del nostro percorso iniziato nel 2006 - spiega Enrico Quieto - e che nell'ultimo anno ci ha visti molto impegnati contro le scelte incomprensibili dell'amministrazione. Sindacati e Rsu hanno avuto una visione ristretta: la difesa dei lavoratori deve andare di pari passo con la lotta contro le svendite dei beni della città». Il gruppo, quindi, punta a un intervento a tutto campo sui grandi temi, dal Mose a villa Heriot. «I fatti di questi giorni, con i rischi di conseguenze sui lavoratori per il mancato rispetto del patto di stabilità - aggiunge Eliana Caramelli - dimostrano che le rassicurazioni delle Rsu non erano credibili. In passato, poi, è stato difficilissimo avere informazioni dai sindacati. Noi vogliamo sperimentare una pratica sindacale più aperta a cui tutti potranno accedere, anche chi non è iscritto». (m.fus.)
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Il Gazzettino