Hanno già fatto le simulazioni e il risultato è stato chiarissimo: il Canale Vittorio Emanuele III è adatto al transito delle navi da crociera come percorso alternativo al...
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LA SIMULAZIONE Le compagnie hanno atteso le decisioni della città e delle istituzioni preposte, hanno volontariamente ridotto a 96mila tonnellate la portata delle navi in transito per il cuore di Venezia ma adesso chiedono che la soluzione tanto attesa e annunciata venga adottata e si inizi a lavorare per il futuro. Il rischio, in caso contrario, è quello di vedere sempre più ridotto il traffico passeggeri e di, conseguenza, anche il lavoro per i 4300 dipendenti dell'indotto. «Tra il 29 agosto e il 1 settembre in Olanda (Centro Csmasrt di Almere) e Danimarca (Force Technology Institute di Copenaghen) si sono svolte simulazioni congiunte da parte di tre importanti compagnie (Royal Caribbean, Carnival-Costa, Msc) e Vtp su sei navi di diverse dimensioni (la più grande di 183mila tonnellate), con test su varie condizioni metereologiche anche difficili- spiega Roberto Martinoli, presidente di Clia Italia - Le simulazioni hanno prodotto risultati positivi e le compagnie sono pronte a iniziare al più presto le attività necessarie all'utilizzo della rotta alternativa. I risultati delle nostre simulazioni sono state tutte effettuate da un comandante della Costa Crociere che ha verificato come non possano esserci problemi legati alla sicurezza anche nella curva del canale dei Petroli. Ora confidiamo che Autorità Portuale e Capitaneria diano quanto prima corso alle ulteriori verifiche previste per legge e soprattutto che il Governo conceda il via libera alla soluzione alternativa».
IL MESSAGGIO Clia ritiene compatibile il traffico mercantile con quello passeggeri nel passaggio nel canale di Malamocco e dei Petroli e conferma di essere interessata a possibili ulteriori sviluppi della crocieristica su Venezia (vedi nuovo terminal a Porto Marghera), come conferma l'ingresso come azionista in Vtp. Le compagnie di crociera hanno anche un messaggio per i comitati No Navi e per chi nelle ultime settimane ha sventolato su giornali internazionali dati sull'eventuale inquinamento atmosferico da emissioni.
«Noi rispettiamo le opinioni di tutti e le proteste sono normali ma le accettiamo solo se vengono fatte in maniera lecita, non appendendosi fuori di una nave in transito creando rischi non solo per l'incolumità di chi si rende protagonista di queste azioni. Il dissenso fa parte della vita e lo rispettiamo. Noi, però, siamo favorevoli al passaggio e all'arrivo delle navi su Venezia e pare che lo sia anche una buona parte della popolazione veneziana come lo stesso sindaco Brugnaro che appoggia questa scelta. Lui ha vinto le elezioni quindi rappresenta l'espressione dei cittadini. Non possiamo, invece, ritenere attendibile il referendum svolto da alcuni gruppi di comitati con metodi che non ci sono chiari e soprattutto non verificabili».
I CONTROLLI ARPAV «L'unica autorità da noi riconosciuta e indicata per effettuare le analisi dell'aria è l'Arpav conclude Martinoli Dati come quelli dell'associazione tedesca ambientalista Nabu e i suoi sistemi non li riteniamo attendibili e quindi in alcun modo degni di attenzione».
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Il Gazzettino