Giù calcinacci, portico transennato: «Così da due mesi»

Giù calcinacci, portico transennato: «Così da due mesi»
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L'ALLARME
TREVISO Incrocio tra vicolo Pescheria e via Manzoni. Cuore della città, meta di trevigiani turisti e residenti. Ma il bellissimo palazzo affrescato d'angolo ormai perde i pezzi. E in molti, tra i residenti, cominciano ad essere in pensiero. «È due mesi che sono caduti calcinacci -spiegano- hanno recintato ed è così da allora, obbligando i pedoni ad andare in mezzo alla strada. All'incrocio fra via Manzoni e vicolo Pescheria. Non ci sono cartelli, né informazioni. Ma attraversare lì è pericoloso. E ci si chiede in quale stato sia davvero il palazzo». Un'eccezione alla regola. Se nel resto della strada i palazzi storici sono perfettamente manutentati, all'incrocio che dà sulla chiesa di Sant'Agostino la situazione dello stabile è precaria, come si può evincere anche ad occhio nudo. Le preoccupazioni dei residenti sono anche quelle della polizia locale. Che, vista la situazione, ha deciso di intervenire.

TRANSENNAMENTO

«Abbiamo transennato l'intero angolo, precludendo il passaggio ai pedoni precauzionalmente perché era stata segnalata la caduta di alcuni piccoli pezzi di intonaco. Nulla di grave però» precisa Andrea Gallo, comandante della Locale. Sulla proprietà sono in corso accertamenti: quella porzione di stabile non è abitata e il Comune sta cercando di risalire ai possessori perchè intervengano. «Lo stabile non è in buone condizioni, l'intervento di sistemazione e ristrutturazione è chiaramente a carico del privato. Noi l'abbiamo chiuso perchè per il Comune è importante che non vi siano problemi di pubblica incolumità». I residenti chiedono però a Ca' Sugana di prendere in mano la questione: da due mesi l'area è transennata, ma non ci sono assicurazioni per il futuro. «Transitiamo da quella strada ogni giorno. Oltre al pericolo non è decoroso mantenere un palazzo in pieno centro storico in quello stato di incuria. Chiediamo al sindaco di occuparsi della cosa e di parlare con i proprietari». La difficoltà d'intervento immediato è data dal fatto che il palazzo è privato e l'amministrazione non ha margini per intervenire. Proprietari anziani o eredi lontani: non è la prima volta che in città si creano vuoti architettonici perchè le seconde generazioni non riescono a sostenere l'onere della manutenzione degli stabili di pregio. Interdire però il passaggio in un luogo così centrale assesta un colpo al decoro urbano. Per questo sia la polizia locale sia l'amministarzione sono decise, per quanto di pertinenza, a venire a capo della cosa entro i primi dell'autunno. (ef)
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Il Gazzettino