Gelo spray per scassinare le porte

Gelo spray per scassinare le porte
Ladri scatenati. Topi d'appartamento, ma che hanno preso di mira anche un ambulatorio e un ristorante. Tre casi in tre giorni, tutti a Castello. Al accomunarli anche l'abilità...

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Ladri scatenati. Topi d'appartamento, ma che hanno preso di mira anche un ambulatorio e un ristorante. Tre casi in tre giorni, tutti a Castello. Al accomunarli anche l'abilità con cui questi professionisti dello scasso hanno "aperto" le porte: con il classico piede di porco, facendo saltare l'intero tamburo della serratura o con tecniche più nuove a base di gas liquido.

Tra venerdì e sabato è toccato a un ambulatorio medico nei pressi di Santa Maria Formosa. I ladri hanno tranciato di netto il tamburo delle porte d'ingresso. All'interno hanno messo a soqquadro i locali, rovistato nei cassetti, frugato tra i medicinali, rovesciato contenitori... Un gran disordine, ma quando i medici hanno fatto il conteggio del materiale non hanno trovato nulla di mancante. Nell'ambulatorio, d'altra parte, non c'erano contanti, né apparecchiature costose o medicinali rivendibili. Un colpo, di fatto, senza bottino. Un po' meglio, sempre sabato, è andata ai ladri che sono entrati in un appartamento nei pressi di San Lorenzo. In questo caso la porta è stata aperta con un piede di porco. Bottino: qualche gioiello. Il terzo furto, lunedì, ai danni dell'Antica Osteria da Gino in Fondamenta San Giuseppe. In questo caso i malviventi hanno utilizzato una nuova tecnica di scasso: ghiacciare i cilindri delle serrature per farli saltare. Gas liquido, presumibilmente azoto, per raffreddarli, poi un martelletto per romperli. Niente o pochissimo rumore. E lunedì non hanno atteso nemmeno la tarda notte per colpire, dato che la porta scassinata, quella dell'ingresso principale che si affaccia sul canale, è stata notata da un dipendente del ristorante che abita nella zona verso le 23.

Come nel caso dell'ambulatorio, però, i ladri sono entrati e usciti a mani vuote dopo aver rovistato nel bancone, anche perché - spiegano dal ristorante - ormai quasi tutti i clienti di una certa tipologia di locali pagano con il bancomat e quindi non serve nemmeno tenere il fondo cassa. I criminali si sono accontentati di rubare una piccola ciotola che conteneva degli spiccioli, resti delle mance, monetine da 1 e 2 euro per un bottino complessivo di una ventina di euro. Infine, prendendosela comoda, gli intrusi si sono recati nei bagni puliti dell'esercizio per fare i propri bisogni. La titolare, Marta Carletto, 25 anni, nipote dello storico gestore del ristorante negli anni '80, auspica maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine nella zona che in orario notturno vede abitualmente poco passaggio e scarsa illuminazione.
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Il Gazzettino