Furto bis, sparito il pc del consigliere

Furto bis, sparito il pc del consigliere
FONTANAFREDDAA distanza di tre anni, nuovo furto del Personal computer portatile ai danni del consigliere comunale Pietro Nadin. A darne notizia lo stesso malcapitato nel suo...

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FONTANAFREDDA
A distanza di tre anni, nuovo furto del Personal computer portatile ai danni del consigliere comunale Pietro Nadin. A darne notizia lo stesso malcapitato nel suo profilo Facebook, approfittando del ricordo che il programma del social gli propone: esattamente tre anni fa subiva il furto del proprio portatile, avvenuto in casa il 16 luglio del 2016.

IL SECONDO FURTO
Pietro Nadin, consigliere con delega all'ambiente e presidente dell'associazione Organizzatori Ranzano, ne approfitta e segnala il furto subito un mese fa, il 19 giugno durante la notte in un luogo che dovrebbe essere sicuro: il comando provinciale dei vigili del fuoco di Pordenone dove prestava servizio. L'auto era chiusa e si trovava all'interno di un'area protetta. Pare però non abbastanza, se dall'abitacolo è sparito il portatile, un Asus che proprio tre anni fa gli amici e i ragazzi dell'associazione Organizzatori Ranzano gli avevano regalato dopo il furto subito. Per compiere il furto, subito denunciato anche ai Carabinieri, l'auto è stata aperta con un sistema che agisce sulla centralina, senza alcuna forzatura. L'auto al momento della coperta del furto era infatti aperta e i finestrini tutti abbassati di quasi dieci centimetri, proprio come se qualcuno avesse aperto i finestrini a distanza con un sostituto del telecomando. Un furto sempre più in voga anche negli autogrill dove chi si concede anche solo una veloce sosta per bere un caffè rischia di ritrovarsi l'auto aperta e alleggerita di borse, valige e valigette. Il portatile in questione non era nemmeno visibile in modo diretto perché nascosto all'interno dell'abitacolo.
RUBATI MEMORIA E LAVORO
«Tre anni fa ricorda Nadin il furto avvenne mentre stavamo lavorando alla Cena paesana Notte sotto le stelle, in piazza a Ranzano. Quella volta fu rubato il portatile e anche il disco fisso esterno che si trovava nascosto in altra stanza e per giunta in un cassetto. Per questo a chi oggi scrive che bisogna praticare sempre una copia dico: all'epoca fu rubata anche quella e con essa sparì la memoria di molto lavoro. Anche ora c'era molto materiale, a cominciare da quello recuperato dopo il furto di tre anni fa, ma anche lavori in itinere come la bozza di un nuovo regolamento ecologico per le manifestazioni pubbliche».
NEL COMPUTER

Di fatto nel Pc c'era l'operato da consigliere comunale, il lavoro in qualità di consigliere con delega all'ambiente e soprattutto quello svolto in qualità di presidente dell'associazione Organizzatori Ranzano, con foto, documenti, bozze, modelli di locandine e manifesti e molto altro. Un archivio ricostruito pazientemente e con molto lavoro. Con il Pc è sparito sempre un disco esterno per il backup. «Stavolta però non credo di rimettermi al lavoro per ricostruire tutto. Forse chiude con amarezza il proprio post in Fb tra furti e altro il salvataggio dei dati su piattaforme o strumenti digitali non è così sicuro. Se Leonardo Da Vinci oggi ancora lo ricordiamo, è per i suoi libricini cartacei su cui scriveva e riscriveva ripetutamente sia in orizzontale che verticale, finché vi era spazio di scrittura».
Riccardo Saccon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino