Fronte comune contro lo spopolamento

Fronte comune contro lo spopolamento
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SOLIDARIETA'
BELLUNO Rispetto alla Rete di solidarietà nata alcuni anni, lo strumento è diverso, ma l'idea rimane: fornire un aiuto a chi è in difficoltà e contrastare lo spopolamento della montagna, a favore di giovani, anziani e famiglie. Ora si chiamerà Fondo welfare identità territoriale ed i dettagli dell'operazione verranno illustrati lunedì prossimo nel corso di una conferenza stampa convocata in Provincia.

UNICO IN ITALIA
«Ciò che sta per nascere sarà unico nel suo genere a livello nazionale e credo che anche per questo possa avere ampio risalto spiega Rudy Roffarè, segretario Cisl Belluno-Treviso perché un'esperienza trevigiana che in qualche modo ricorda quello che sarà realizzato a Belluno, coinvolge solo i Comuni».
LUNEDÌ LA PRESENTAZIONE
Nel caso bellunese, invece, l'elenco è lungo e lunedì siederanno attorno ad uno stesso tavolo le figure di vertice di ognuna delle realtà coinvolte: il vescovo Renato Marangoni (Diocesi Belluno-Feltre), Roberto Padrin (presidente Provincia che farà da regista),Jacopo Massaro (presidente Conferenza dei Sindaci di Belluno), Francesca De Biasi (consigliere con delega al welfare), Luca Barbini (presidente Confindustria), Diego Donazzolo (presidente Confagricoltura), Massimo Sposato (presidente Appia), Claudia Scarzanella (presidente Confartigianato), Paolo Doglioni (presidente Ascom), Renato Bressan (segretario Spi Cgil), Rudy Roffarè (segretaro Cisl Belluno-Treviso), Umberto Soccal (presidente Consorzio Bim Piave).
GIOVANI ANZIANI FAMIGLIE
«Non abbiamo voluto abbandonare l'idea nata alcuni anni fa spiega Roffarè - e con altri soggetti abbiamo lanciato La proposta di istituire un fondo territoriale. Lo scopo è proprio quello di raccogliere fondi con diverse modalità. E certo sarà importante, soprattutto all'inizio, il ruolo dei Fondi per i Comuni confinanti, ma anche quello delle donazioni che alcuni enti ricevono. Confidiamo anche su accordi aziendali con i quali chiederemo ai lavoratori di contribuire magari con 1 euro al mese preso dalla loro busta paga e alle aziende di raddoppiare quel contributo».
CONTRO LO SPOPOLAMENTO

L'intenzione è quella di destinare tutte le risorse territorio di Belluno per sostenere quei giovani che hanno dei progetti, assicurare per esempio l'assistenza agli anziani, aiutare le famiglie che ne hanno bisogno a pagare i servizi dagli affitti all'asilo nido o ciò di cui i loro figli hanno bisogno per la scuola. Ma se questo è lo scopo a breve termine, quello a lungo termine è opporre un nuovo contrasto allo spopolamento. Fra i firmatari, si diceva, anche la Diocesi che ha già fatto sapere che, come tutte le categorie coinvolte, si rende disponibile a partecipare all'iniziativa anche economicamente.
Giovanni Santin
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino