Friulani nel mondo, "nostre antenne"

Friulani nel mondo, "nostre antenne"
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Ideatori di viaggi per i super ricchi della Cina, come Cristina Lambiase del Fogolâr Furlan di Pechino, "prima tromba" alla Japan Philarmonic Orchestra, come Ottaviano Cristofoli, del Fogolâr Furlan di Tokyo, oppure diaconi, Alexandre Puntel, del Fogolâr Furlan di Sobradinho (Brasile). Sono anche questi i volti dei Friulani nel Mondo di oggi che da venerdì hanno raggiunto San Daniele del Friuli e Ragogna per la XIII convention annuale, intitolata quest'anno, nel quarantesimo delle celebrazioni per il terremoto del 1976, "Quando la terra chiama: il Friûl nol dismentee". Sono circa un migliaio, giunti da 30 paesi diversi e tutti orgogliosi di tenere alta l'Aquila del Friuli nel mondo. «Siete le nostre antenne sul territorio - ha detto loro la Presidente della Regione Debora Serracchiani, presente ieri alla giornata di confronto promossa all'Auditorium Alla Fratta - le persone che per prime si attivano per noi se succede qualcosa di drammatico, come nel caso del terremoto di quarant'anni fa, e a questo contatto continuo e costante teniamo ancora di più oggi che affrontiamo le sfide della nuova emigrazione, costituita per lo più da nostri giovani che cercano di sviluppare le loro professioni all'estero e che trovano spesso come primo contatto e aiuto proprio quello dei Fogolârs anche in posti, paesi e metropoli difficili dove una mano tesa al primo arrivo può fare la differenza». La scelta delle due località per il raduno è stata "spinta" da Mario Collavino, partito da Muris ragazzo e divenuto uno dei principali costruttori degli States, autore della costruzione della Freedom Tower al Ground Zero di New York, sul sito ove sorgevano le Torri Gemelle del World Trade Center. E proprio Collavino è stato omaggiato dal presidente dell'Ente Friuli nel Mondo, Adriano Luci, alla sua "prima" convention; proprio Luci ha ricordato a margine dei lavori come negli ultimi anni siano state una ventina le nuove costituzioni di Fogolârs, a testimonianza della vitalità e della necessità di incontro e scambio diretto che i corregionali stanno dimostrando anche in un mondo ormai "strutturalmente globale". Molto appassionati gli interventi durante la tavola rotonda coordinata da Cristiano Degano con le testimonianze e i ricordi di Duilio Corgnali, coordinatore della commissione diocesana per il 40mo del terremoto, Roberto Dominici, già assessore alla ricostruzione, Fabio Di Bernardo, presidente dell'associazione dei Comuni terremotati ed Edy Snaidero. E tra le testimonianze dai Fogolârs guidati da trentenni, nelle metropoli, c'è stata anche quella di Roberto Barazzutti, chef ventinovenne, guida da due anni del Fogolâr di Shangai, che dalla costituzione nel 2009 oggi conta 80 componenti. «Questa convention - ha dichiarato a margine - rappresenta per tutti noi una eccezionale occasione di confronto per sviluppare nuove idee e contatti, oltre che un'occasione per rinsaldare le nostre radici».(((zaniratod)))
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Il Gazzettino