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BELLUNO La gente di Piandelmonte si dice esasperata. Fra pochi giorni sarà un anno dagli eventi meteorologici di Vaia, che hanno compromesso seriamente parte del territorio. Ma la gente di montagna, si sa, non si lamenta più tanto. Si alza le maniche e comincia a lavorare. E a Piandelmonte sono tanti che si sono dati da fare. Eppure c'è un cavo del telefono che, da un anno a questa parte, sta penzolando in mezzo alla strada che da Cet porta alla frazione di cui si scrive. A farsi portavoce è Gianni Piol, 73 anni, che non usa troppi giri di parole. «È una vergogna e non si può andare avanti di questo passo racconta determinato a risolvere la questione -. Ieri ho telefonato anche alla Polizia locale: se succederà qualcosa almeno sono stati avvisati anche i vigili». Nel corso degli ultimi mesi sono state numerose le telefonate all'amministrazione, che «la sua parte l'ha fatta, non dico nulla». E pensare che meno di una decina di giorni fa, in zona, c'era un tecnico di telefonia mobile ed è stato avvicinato da alcuni residenti, paventandogli il problema. Si sono sentiti rispondere che non c'era stata l'adeguata segnalazione. «Probabilmente quella verbale non conta più, allora? - si chiede Gianni Piol Ma dove siamo andati a finire. Ad ogni modo chiedo che qualcuno intervenga, anche perché la ditta che sta sistemando il bosco dagli schianti, ha abbattuto una pianta e il filo è precipitato ancora più in giù. Cosa aspettiamo? Che tocchi terra e poi si tranci?».
Fe.Fa.
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Il Gazzettino