Filippo tornerà a casa domani

Filippo tornerà a casa domani
Filippo Marin tornerà a casa domani. La sua salma arriverà a Tessera con un volo da Lisbona organizzato dal consolato italiano in Portogallo. Grande commozione, intanto, sabato...

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Filippo Marin tornerà a casa domani. La sua salma arriverà a Tessera con un volo da Lisbona organizzato dal consolato italiano in Portogallo. Grande commozione, intanto, sabato sera al Marco Polo quando a Venezia sono atterrati i genitori di Filippo Marin, Marco Marin e Carolina Da Tos, e la comitiva degli studenti del liceo artistico Marco Polo. Ad attenderli tanti amici, quelli di scuola, quelli di ogni giorno: un dolore che ha contagiato non solo la comunità di San Lio, dove i Marin abitano e sono molto conosciuti. Dalla squadra di rugby dove Pippo giocava, i suoi allenatori e i compagni di squadra e i compagni di scuola, del liceo Artistico. Quelli della sua classe, la quarta che aveva appena concluso, ma anche delle altre sezioni. E poi quel premio ottenuto il 20 maggio scorso e che lo aveva già proiettato verso il suo futuro, quello dopo il liceo: lo Iuav per seguire le orme del padre, cioè fare il designer di interni. I genitori, anche ieri, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ma, come dal Portogallo, si sono limitati a commentare qualche messaggio di cordoglio sulla loro pagina Facebook. Per loro, in queste ore, è il momento della commozione ma anche, il triste rito di preparare il funerale. Sembra certo che l'addio a Filippo Marin si svolgerà nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Il giorno e l'ora non è ancora stata definita.

Sembra invece chiuso il fronte delle indagini per capire come siano andate le cose: si sarebbe trattato di una disgrazia, una tragica fatalità. Tra le foto e le frasi lasciate su Facebook in questi giorni, anche quelle di una maestra delle elementari che era rimasta molto amica di Filippo e della famiglia: «Camicetta bianca con collo alla coreana, pantaloncini corti da dove uscivano 2 gambette magre magre e una montagna di capelli ricci con 2 occhioni che parlavano da soli» la sua dolce descrizione di Filippo ai tempi delle elementari quando indossava il grembiule nero.
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Il Gazzettino