Prima il black out, poi la puzza di plastica bruciata che invade l'intero edificio e infine il suono dell'allarme antincendio che detta l'evacuazione immediata di tutta la...
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Mentre i 1.900 studenti del Mazzotti raggiungevano le uscite di sicurezza e si riversavano in cortile, alcuni collaboratori scolastici sono scesi a vedere cosa stesse realmente capitando. E appena giunti davanti alla centralina hanno messo mano agli estintori pieni di schiuma per arginare le fiamme. Dopodiché sono arrivati i Vigili del fuoco che hanno concluso il lavoro di spegnimento.
«È salita una puzza di bruciato tremenda e per precauzione abbiamo fatto evacuare la scuola - spiega la preside, Anna Durigon - i ragazzi sono usciti senza problemi e i collaboratori scolastici sono stati splendidi. Poi sono intervenuti i tecnici della Provincia che in poco tempo hanno fatto le verifiche necessarie, sistemato il guasto e riattivato il contatore». Mezz'ora dopo tutto è tornato alla normalità. Insegnanti, studenti e collaboratori sono rientrati ai propri posti. Il personale del bar ha trovato completamente svuotati alcuni carrellini che erano stati abbandonati nei corridoi al momento dell'evacuazione generale. Poco male. Alla fine l'importante è che nessuno si sia fatto nulla. Lo spavento non ha avuto grosse conseguenze. Se non la necessità di aprire le finestre delle classi per far uscire l'odore di bruciato. Verso le 12, infine, un'ambulanza ha raggiunto la scuola. Ma non per l'incendio, bensì per soccorrere una professoressa caduta dalle scale. Niente di grave. Fatto sta che il Mazzotti ha sicuramente vissuto giorni migliori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino