Facevano sparire i bagagli Presa la banda dell'aeroporto

Facevano sparire i bagagli Presa la banda dell'aeroporto
CARABINIERIMESTRE Ripulivano i viaggiatori facendo sparire le loro valigie. La pacchia è però finita domenica sera quando i carabinieri di Tessera sono entrati in azione...

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CARABINIERI
MESTRE Ripulivano i viaggiatori facendo sparire le loro valigie. La pacchia è però finita domenica sera quando i carabinieri di Tessera sono entrati in azione mettendo le manette ai polsi di Kadi Said, pluripregiudicato algerino residente nel trevigiano.

Un'attività, quella dell'algerino e del suo complice (un connazionale denunciato per furto aggravato) che aveva come fulcro l'aeroporto Marco Polo e come obiettivo i bagagli delle migliaia di passeggeri che ogni giorno transitano per lo scalo veneziano.
La segnalazione decisiva è giunta da un turista australiano che dopo aver perso di vista il proprio bagaglio si è presentato ai Carabinieri di San Martino di Castrozza denunciando la sparizione della propria valigia avvenuta presumibilmente all'aeroporto di Venezia.
I carabinieri trentini hanno immediatamente allertato i colleghi della stazione dei Cc del Marco Polo che, a loro volta, hanno avviato subito le indagini visionando le immagini del sistema di videosorveglianza interno dello scalo. E il filmato ha mostrato chiaramente che quella valigia era stata rubata da due uomini che, dopo il furto, si sono allontanati dal parcheggio a bordo di una utilitaria, presa a noleggio.
Auto che è stata poi notata da un militare appena smontato dal turno mentre si aggirava ancora nei dintorni del parcheggio dell'aeroporto, evidentemente a caccia di altre possibili vittime.
A quel punto i carabinieri entravano in azione fermando l'auto e controllando i due passeggeri che mostravano un certo nervosismo. Ed effettivamente, al momento del controllo dei documenti, qualcosa non quadrava. Oltre al fatto che l'auto era stranamente carica di bagagli.
SOSPETTI
Uno dei passaporti infatti presentava dei dettagli, seppur minimi, che facevano pensare a una probabile contraffazione. Sospetto che ha indotto i militari ad approfondire maggiormente gli accertamenti in caserma, nonostante le generalità francesi fornite fossero pulite secondo la banca dati nazionale.
Decisiva è risultata la consultazione delle banche dati Schengen: in sostanza si trattava di un algerino pluripregiudicato per reati contro il patrimonio. L'uomo è stato quindi arrestato per il reato di falso e posto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria lagunare, venendo anche denunciato per furto aggravato, insieme al complice, sempre di nazionalità algerina.
Sono in corso accertamenti anche sulla paternità delle valigie rinvenute sull'auto.

Stefano Babato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino