Estorsione alla troupe di Raul Bova due pregiudicati finiscono in manette

Estorsione alla troupe di Raul Bova due pregiudicati finiscono in manette
LECCE - Hanno cercato di impaurire una troupe cinematografica per ottenere il pizzo, ma i modi maldestri usati e l'immediata denuncia alla polizia fatta dalla casa produttrice,...

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LECCE - Hanno cercato di impaurire una troupe cinematografica per ottenere il pizzo, ma i modi maldestri usati e l'immediata denuncia alla polizia fatta dalla casa produttrice, ha vanificato la richiesta criminosa. E così, dopo tre mesi di indagini, gli agenti sono riusciti a identificare e ad arrestare i due presunti responsabili del tentativo di estorsione fatto sul set di «Sei mai stata sulla luna?», del regista Paolo Genovese, che ha per protagonista Raul Bova. Con l'accusa di tentativo di estorsione e furto sono finiti in carcere Pierluigi Calignano, leccese di 21 anni e Luca My, 30 anni, di Nardò, entrambi pregiudicati. Il secondo è ritenuto vicino alla Sacra corona unita e vanta una condanna passata in giudicato per associazione per delinquere di stampo mafioso. Anche per questo episodio il magistrato inquirente, Guglielmo Cataldi, aveva chiesto l'aggravante delle modalità mafiose che il gip però non ha accolto, ritenendo che il gesto non fosse mirato a sostenere l'organizzazione mafiosa, ma a soddisfare esigenze personali.

La "Pepito produzioni srl" di Roma era arrivata a Nardò per iniziare le riprese, ma c'era stata subito una visita indesiderata, subito denunciata alla polizia. My, dopo essersi fatto indicare chi ricopriva il ruolo di "location manager", chiese di poter parlare «con quello che comanda» per dargli una comunicazione. Ma non fu accontentato e così, insieme con Calignano, decise di mettere in atto un'azione intimidatoria. La stessa sera i due danneggiarono, con una spranga, uno degli automezzi della produzione, poi si impossessarono di alcune attrezzature e, infine, lasciarono una firma inequivocabile: con una vernice spray scrissero, in dialetto, "Pacate 50.000 se no ciao".
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Il Gazzettino