Emergenza freddo, servono posti

Emergenza freddo, servono posti
PORDENONE - Locanda Al sole al completo, mentre le misure...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORDENONE - Locanda Al sole al completo, mentre le misure straordinarie di accoglienza adottate per far fronte all'emergenza freddo sono confermate fino al 29 gennaio, anche in vista delle temperature rigide previste per i prossimi giorni. Da lunedì è operativa sul fronte dell'accoglienza anche la parrocchia dell'Immacolata concezione, di via Divisione Julia, che ha messo a disposizione quattro posti. Vi sono stati accolti lunedì i due richiedenti asilo che, dopo le cure del pronto soccorso, l'amministrazione comunale aveva ospitato per cinque giorni all'Hotel Santin e in seguito alla Casa della fanciulla e altri due trasferiti dalla locanda Al sole. In questo modo si sono liberati due posti nel dormitorio di largo san Giovanni, dove hanno trovato accoglienza altri due migranti il cui arrivo era stato segnalato dalla Caritas, oltre che dalla rete solidale e dalla Croce rossa: uno di loro, in città solamente per un rinnovo di permesso, è ripartito subito dopo per Padova; l'altro dovrebbe a sua volta trovare accoglienza a breve in un progetto Sprar, al pari di un terzo ospite da venerdì alla locanda. Altri tre si trovano poi ospiti della parrocchia di San Lorenzo a Rorai Grande e altrettanti nella sede dell'Aifa di viale Martelli, un'altra struttura messa a disposizione per le emergenze di questi giorni, oltre a quattro nel dormitorio di largo San Giovanni e uno nella Casa della Madonna pellegrina. Nel frattempo, la Rete solidale ha programmato per sabato 28 gennaio alle 17.30, in piazzetta Cavour, per ribadire che Nessuno deve dormire in strada e chiedere: che la Questura si attrezzi per l'identificazione dei richiedenti asilo che arrivano in città quando l'Ufficio immigrazione è chiuso, in modo che possano entrare subito nell'hub della ex caserma Monti; che venga potenziato il servizio di Ambito offerto dalla locanda Al sole per tutte le persone che si trovano temporaneamente senza un alloggio; che venga istituita una unità di strada permanente che aiuti tutti i senzatetto indirizzandoli alle strutture di rifugio.

L.Z.
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino