Effetto Covid, ex tempore a rischio

Effetto Covid, ex tempore a rischio
CENTRO STORICOBELLUNO La 35esima edizione dell'Ex Tempore di scultura forse non ci sarà. Rischia di saltare, infatti, il tradizionale appuntamento autunnale con gli scultori,...

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CENTRO STORICO
BELLUNO La 35esima edizione dell'Ex Tempore di scultura forse non ci sarà. Rischia di saltare, infatti, il tradizionale appuntamento autunnale con gli scultori, sarebbe la prima volta in 35 anni. Anche questo effetto del Covid. La pandemia che ha messo in ginocchio il commercio sta, naturalmente, mostrando gli effetti a cascata anche su tanti altri aspetti della vita del capoluogo.

ASSEMBLEA AMARA
I negozianti del centro, riuniti nel Consorzio Belluno Centro Storico, ne hanno parlato mercoledì sera in occasione dell'assemblea dei consiglieri. Un incontro necessario a fare il punto, a guardarsi negli occhi e a capire come procedere da qui in avanti. Una cosa positiva c'è: la rassegna Belluno di sera verrà mantenuta e, anzi, prenderà il via già a giugno e non a luglio come in passato. In quanto al Natale, il futuro è così incerto e il timore di un riacuirsi del contagio è tale da non permettere, per ora, di spendere forze ed energie nell'organizzazione di qualcosa ancora così lontano. La volontà di abbellire la città e proporre momenti di incontro c'è, ma per i ora i consiglieri non si sono soffermati troppo a studiare un piano. La prorità è l'estate. E reperire fondi per l'autunno.
LE DIFFICOLTÀ
I negozianti sono in difficoltà e non ne fanno segreto. L'ingresso nella fase 2 e la riapertura delle attività ha portato una boccata d'ossigeno alle casse, ma la liquidità è ancora poca e le fatture si fa fatica a pagarle. Per questo le quote associative per l'anno in corso verranno dimezzate. Da 600 a 300 euro per i bar, da 450 a 225 per i negozi. «E' meglio poco ma tutti spiega la presidente del sodalizio, Annamaria Bristot -, fare diversamente significherebbe mettere gli esercenti nella situazione di non riuscire a pagare. Siamo tutti nella stessa barca».
Una barca che oscilla, ancora in equilibrio precario dopo i mesi neri del lockdown. Ma la categoria è ottimista, ha voglia di guardare avanti e di non cedere davanti alle difficoltà.
MA L'ESTATE C'È
E così una certezza oggi c'é: la 24esima edizione della rassegna estiva Belluno di sera non solo ci sarà, ma sarà allungata. Ovvero, non inizierà ai primi di luglio ma a metà giugno per concludersi attorno a ferragosto. Certo, le normative anti contagio impediscono gli assembramenti perciò non sarà possibile organizzare eventi all'interno del programma che sarà limitato alla formula base dei negozi aperti fino alle 23 e della musica fuori dai locali. Anche se su questo punto occorre il via libera dal Comune.
COSTI TROPPO ALTI
La nota dolente, oggi, è qui. Il simposio di scultura su legno, uno degli appuntamenti storici per Belluno e molto amato dai cittadini, forse non ci sarà. L'unica possibilità di assicurare l'edizione 2020 è un aiuto dal Comune.

«E' una manifestazione da circa 25 mila euro spiega Bristot e noi in questo momento non disponiamo di questi soldi. È un evento che da lustro alla città, ma con poco ritorno per i commercianti perciò speriamo il Comune ci venga incontro pagando se non tutta, una buona parte della spesa».
Alessia Trentin
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Il Gazzettino