È scomparsa l'attrice Édith Scob divenne nota con Occhi senza volto

È scomparsa l'attrice Édith Scob divenne nota con Occhi senza volto
CINEMAÈ lutto nel mondo del cinema. L'attrice francese Édith Scob, che ottenne notorietà interpretando la parte della figlia dal volto sfigurato nel film Occhi senza volto...

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CINEMA
È lutto nel mondo del cinema. L'attrice francese Édith Scob, che ottenne notorietà interpretando la parte della figlia dal volto sfigurato nel film Occhi senza volto (1960) del regista Georges Franju, è morta all'età di 81 anni a Parigi. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla Cinémathèque française.

Nata Edith Helena Vladimirovna Scobeltzine a Parigi il 21 ottobre 1937, Scob ha esordito nel mondo del cinema recitando nel film La fossa dei disperati di Franju. Negli anni successivi è continuata la sua collaborazione con Franju ed ha recitato nei suoi film Il delitto di Thérèse Desqueyroux (1962), L'uomo in nero (1963) e Thomas l'imposteur (1965).
Un'altra collaborazione prolifica è stata quella con il regista cileno Raul Ruiz: Èdith Scob ha recitato nei suoi film La vocation suspendue (1978), Il tempo ritrovato (1999), Il figlio di due madri (2000), Les âmes fortes (2001), Quel giorno (2003) e Le domaine perdu (2005).
I SUOI LAVORI
Una carriera ricca di titoli e collaborazioni quella della Scob che ha recitato in una grande quantità di film, tra i quali Letto, fortuna e femmine (1962), La via lattea (1969), La tardona (1972), L'estate assassina (1983), Il patto dei lupi (2001), Vidocq - La maschera senza volto (2001), fino agli ultimi lavori Le règne de la beauté (2014) e Le cose che verranno (2016).
Nel corso della sua lunga e ricca carriera è stata candidata due volte al premio César per la migliore attrice non protagonista, per i film Ore d'estate di Olivier Assayas e Holy Motors di Leos Carax. Oltre ad essere un'attrice cinematografica, Scob ha avuto anche una prolifica carriera come attrice teatrale e televisiva. Edith Scob era la sorella del ciclista Michel Scob (1935-1995) ed era sposata con il compositore greco Georges Aperghis.
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Il Gazzettino