«Disprezzano i valori questi negozi aperti»

«Disprezzano i valori questi negozi aperti»
L'apertura dei centri commerciali anche nel giorno dedicato alla memoria del sacrificio di quanti si sono battuti per la libertà, nonva giù ai sindacati dei lavoratori del...

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L'apertura dei centri commerciali anche nel giorno dedicato alla memoria del sacrificio di quanti si sono battuti per la libertà, nonva giù ai sindacati dei lavoratori del commercio.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs criticano con forza la decisione delle aziende della Grande distribuzione di non osservare la chiusura festiva del 25 aprile.
«È una data simbolica dall'alto valore sociale e storico per la comunità e andrebbe rispettata come tale - attaccano le organizzazioni dei lavoratori . E' un momento di celebrazione ma anche di riflessione sull'importanza del principio di libertà del quale anche gli addetti del commercio avrebbero diritto di partecipare. Invece, sopraffatti dalla logica del "sempre aperto" si impone un modello di consumo ormai superato».

La Grande distribuzione giustifica l'apertura del 25 aprile perché prefestiva. «Fanno finta di dimenticare però - precisa il sindacato - che tutte le domeniche ormai i loro esercizi commerciali sono aperti. Dopo oltre tre anni di liberalizzazioni degli orari e delle aperture domenicali e festive previste dal decreto Salva Italia - ribattono Cgil, Cisl e Uil - gli effetti reali sono completamente negativi. Le liberalizzazioni non hanno portato alcun aumento dell'occupazione. Men che meno nella nostra Provincia. Né c'è stato un aumento dei consumi. Sono solo peggiorate le condizioni di lavoro con effetti negativi sulle maestranze e le loro famiglie. Noi crediamo che si possa lavorare per un commercio che faccia convivere servizi, sviluppo, crescita e corretta concorrenza in una dimensione meno frenetica, più umana, più rispettosa anche delle esigenze dei dipendenti. Come federazioni sindacali del commercio continueremo questa battaglia con l'obiettivo anche di far rispettare e valorizzare il significato sociale delle festività, chiedendo ancora una volta la cancellazione del decreto sulle liberalizzazioni per riscrivere un diverso sistema di regole per il settore. La materia delle aperture domenicali e festive e delle aperture commerciali dovrebbe essere in capo a Regioni e Comuni., Liberiamo le feste e riempiamo i carrelli di valori, chiudiamo i negozi durante le feste e riapriamo le famiglie».
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Il Gazzettino