LA RICHIESTATREVISO Nova Facility, cooperativa che gestisce il centro d'accoglienza all'ex caserma Serena, ripulirà dall'immondizia presente l'area che dalla tangenziale arriva...
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TREVISO Nova Facility, cooperativa che gestisce il centro d'accoglienza all'ex caserma Serena, ripulirà dall'immondizia presente l'area che dalla tangenziale arriva fino alla zona della stazione ferroviaria. Ma non solo: porterà via i rifiuti anche dal cantiere in disarmo di via Zermanese e dai locali abbandonati che si trovano dietro l'ex caserma. Infine allestirà un servizio di educatori di strada da affiancare ai quotidiani giri della polizia locale in via Roma e zone limitrofe. Tutte aree frequentate dai richiedenti asilo ospiti nell'ex struttura militare. Questo il contenuto di un accordo sottoscritto ieri durante l'incontro a Ca' Sugana tra il presidente della cooperativa Gianlorenzo Marinese e il sindaco Mario Conte.
IL FACCIA A FACCIA
Le premesse, in realtà, non erano delle migliori ma, alla fine, tra Marinese e Conte l'intesa è stata presto trovata. L'argomento del faccia a faccia è ruotato attorno alla gestione dei richiedenti asilo ospitati nell'ex caserma Serena. Il sindaco ha prima evidenziato alcuni problemi - la pulizia delle strade che portano all'ex caserma troppo spesso utilizzate come vero e proprio immondezzaio dai ragazzi che rientrano dalla città e la tendenza a trasgredire norme e regole anche solo per poca conoscenza - poi ha chiesto a Marinese di provvedere: «Bisogna ripulire l'area attorno alla caserma. O lo fate voi, o dal primo settembre mando Contarina a farlo, ma a spese vostre». A dire il vero non c'è stato bisogno di minacciare particolari ritorsioni, Marinese è arrivato dal sindaco con tutta l'intenzione a collaborare, come del resto ha sempre fatto anche con la precedente amministrazione. In un clima del genere l'accordo è stato presto raggiunto.
GLI ACCORDI
«È stato messo tutto nero su bianco - conferma il sindaco - Nova Facility si è presa l'impegno di ripulire tutte le aree individuate durante i sopralluoghi e indicate dai residenti. E ho anche chiesto che tornino gli educatori di strada: li voglio vedere ogni giorno nei giardini di Sant'Andrea o in via Roma, in tutte quelle zone frequentate dai richiedenti asilo. Dovranno aiutare la polizia locale, spiegando ai ragazzi cosa si può e cosa non si può fare qui da noi». E non dovranno essere interventi saltuari, sporadici: «Starò particolarmente attento, si sono presi l'impegno di portare avanti questi servizi e mi aspetto che lo facciano con regolarità». E infine Conte ha chiesto una verifica sui residenti nell'ex caserma: «A me risultato 700 ospiti, a loro meno di 400. Abbiamo deciso di verificare elenchi alla mano i nomi di chi è dentro e di chi non c'è più. La cooperativa manda regolarmente tutta la documentazione, ma ha accettato di fare anche questo controllo ulteriore».
TUTTI NEL MIRINO
L'incontro con Nova Facilty è stato solo il primo. Il sindaco ha intenzione di convocare anche gli altri gestori dell'accoglienza in città e nei comuni limitrofi, oltre ai sindaci: «Tutti dovranno prendersi le proprie responsabilità - assicura il sindaco - così come hanno fatto i dirigenti di Nova Facility, che si sono dimostrati molto disponibili e aperti al dialogo. I richiedenti asilo ospiti delle varie associazioni o presenti nei comuni vicini, alla fine ricadono sempre su Treviso. I ragazzi vengono in città e quindi è giusto che la loro gestione coinvolga tutti. Ho chiesto appuntamenti anche ai sindaci: vorrei che almeno fossero rispettati alla lettera i protocolli firmati con la Prefettura».
Paolo Calia
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Il Gazzettino