Dalla caserma al campo «Sempre con passione»

Dalla caserma al campo «Sempre con passione»
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TREVISO - «Era sempre disponibile, gentilissimo, non l'ho mai sentito alzare la voce con i ragazzi: aveva una grande passione ed ha dedicato tutto il suo tempo libero qui ai ragazzini di Santa Bona. È stata una disgrazia terribile: quando è accaduto nessuno si era accorto. Poco dopo ho sentito i ragazzini che parlavano dicendo "Giovanni ci fa gli scherzi". Allora mi sono avvicinato e...".

Con queste parole Bruno Barbon, l'allenatore dei Pulcini del Santa Bona, ripercorre i tragici istanti in cui si è consumata la tragedia di Giovanni Latina, il 40enne allenatore in seconda della squadra giovanile, suo vicino di casa e amico da tanti anni.
Il maresciallo dell'esercito viveva a Santa Bona ormai da undici anni e da quattro si era legato a Lucetta, la moglie, che in lacrime ci dice: «Amava tutto quello che faceva».
«Era un grande amico prima che un collega»: dice uno dei suoi commilitoni. «Siamo agghiacciati, senza parole. Non aveva mai avuto problemi di salute, non si era mai assentato per malattia, addirittura spesso veniva in caserma anche se era in ferie»: gli fa eco un altro militare.
La notizia della morte di Giovanni Latina ha fatto in breve il giro del quartiere di Santa Bona, fin dalla primissima mattinata di ieri: il 40enne era infatti molto conosciuto e apprezzato nello stesso ambiente parrocchiale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino