Dal brevetto alla chiusura, parabola di un'impresa

Dal brevetto alla chiusura, parabola di un'impresa
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VERONA La storia della Melegatti, azienda dolciaria di San Giovanni Lupatoto, comincia a Verona nel 1894. Quell'anno Domenico Melegatti fonda l'impresa in un'antica pasticceria in corso Porta Borsari e ottiene dal ministero dell'Agricoltura e Commercio del Regno d'Italia il brevetto del pandoro. Alla specialità della casa si affiancano ben presto panettoni, colombe pasquali, torte e croissant. Ma è soprattutto quella prima creazione, inizialmente pensata per essere consumata tutto l'anno, a dare un forte impulso alla crescita della ditta. Il dolce ha così tanti imitatori che il fondatore lancia la sfida delle 1.000 lire, invitando i pasticceri concorrenti a divulgare la vera ricetta del Pandoro, ma nessuno osa presentarsi. Nel 1904 l'azienda ottiene un altro attestato per l'invenzione del Pan Reale, dopodiché nel 1914 Domenico muore e così gli subentra la nipote Irma Barbieri con il marito Virgilio Turco. Sotto la gestione dei loro discendenti, l'azienda cresce fino ad aprire il primo stabilimento industriale a produzione automatizzata nel 1951 e l'attuale sede nel 1983, mentre già negli anni 60 il marchio si diffonde nei supermercati. La crisi scoppia nel 2016, a causa della concorrenza della Bauli e del forte investimento per il nuovo stabilimento di San Martino Buon Albergo. Dal 2017 produzione a singhiozzo e cassa integrazione, fino all'epilogo.

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Il Gazzettino