Cure palliative agli anziani: premiata Mano amica

Cure palliative agli anziani: premiata Mano amica
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FELTRE

(e.s.) C'è anche l'Usl 1 Dolomiti di Belluno fra le tre strutture italiane premiate ieri a Roma nell'ambito del Premio Gerbera d'Oro, riconoscimento nazionale attribuito dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, in occasione della 18. giornata nazionale del sollievo a cura della Fondazione Ghirotti. Un premio che è stato assegnato a fronte del progetto che ha portato le cure palliative anche all'interno dei centri servizi anziani (attualmente alle case di riposo di Feltre e Canal San Bovo) proposto dall'Associazione Mano Amica Onlus di Feltre e realizzato dall'Usl 1 sotto la responsabilità di Giampiero Luisetto. Il progetto, partito il 25 gennaio 2018, si protrarrà fino al 31 dicembre 2020 e si pone l'obiettivo di garantire l'accesso precoce e appropriato alle cure palliative e alla terapia del dolore anche agli ospiti dei centri servizi anziani, cominciando dall'individuare le persone per le quali, a causa delle patologie che le affliggono, non sembra più appropriato un percorso di cura rivolto alla guarigione e basato su interventi saltuari nelle fasi acute, ma un percorso attivo e continuo che sia trasversale alle varie strutture sanitarie aziendali, ospedaliere e territoriali, che privilegi la qualità della vita residua, così da poter condividere con i malati e le loro famiglie un cammino per migliorare la qualità della vita nella sua fase terminale, sviluppando anche tecniche per il benessere psico-sociale e spirituale di pazienti e famiglie. Un progetto che è stato ritenuto dalla giuria particolarmente significativo nell'ambito delle cure palliative e della lotta al dolore ed ha ottenuto una menzione speciale, assieme a una struttura della Lombardia, mentre al Lazio è andata la Gerbera d'Oro generale. «Grazie e complimenti all'Usl 1 e all'Associazione Mano Amica commenta l'assessore regionale alla Sanità perché portare le cure palliative all'interno dei centri servizi per anziani è la sublimazione dell'integrazione tra sanità e sociale che caratterizza l'intero sistema assistenziale del Veneto e, allo stesso tempo, incarna quel cammino di umanizzazione delle cure che è un altro pilastro della programmazione. Portare le cure palliative fuori dagli ospedali e dagli hospice è una scelta di grande umanità, oltre che un servizio prezioso per gli anziani che soffrono e per le loro famiglie. È un'idea che mi piacerebbe venisse progressivamente diffusa in tutto il Veneto».

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Il Gazzettino