(F.Capp) Revisione del modello regionale delle cure domiciliari: la presenza del personale infermieristico dovrà essere garantita 7 giorni su 7, tra le 7 e le 21. Finora invece...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La Cisl Fp di Padova, per bocca di Fabio Turato, esprime però più di una perplessità. Tanto che il sindacato chiede l'immediata sospensione del provvedimento. Perché? «Non mantiene i livelli di qualità dell'assistenza infermieristica che oggi vengono erogati nel territorio dell'Ulss 6 Euganea - argomenta Turato, che in questi giorni sta distribuendo dei volantini ad hoc per sensibilizzare sul problema -, inoltre non definisce chiaramente i rapporti, i ruoli, le competenze di infermieri, medici e altre figure sanitarie. La delibera rischia di impoverire le competenze degli infermieri passando a un modello assistenziale di tipo prestazionale proceduralizzato, togliendo ogni tipo di autonomia professionale. Oggi si lavora per bisogni assistenziali e presa in carico della persona assistita; il mansionario è stato abolito nel 1999».
E ancora: la Cisl Fp lamenta che non venga programmata alcuna assunzione di personale, a fronte di un aumento delle fasce orarie di presenza; non sia prevista reperibilità notturna tanto meno un servizio di assistenza alternativo.
«Questo provocherà un aumento degli accessi in Codice bianco al Pronto soccorso - ipotizza Fabio Turato - con pesanti disagi ai pazienti fragili e alle loro famiglie».
In sintesi, la Cisl Fp è convinta che «la valorizzazione delle cure domiciliari sul territorio non possa prescindere dalla valorizzazione delle competenze e delle esperienze acquisite dai nostri professionisti sanitari«. Per questo sollecita un tavolo regionale dove poter proporre le necessarie modifiche alla delibera.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino