Cultura in lutto è morto a 61 anni il sovrintendente Andrea Alberti

Cultura in lutto è morto a 61 anni il sovrintendente Andrea Alberti
È scomparso ieri dopo una malattia Andrea Alberti, 61, anni a capo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Venezia e le Province di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È scomparso ieri dopo una malattia Andrea Alberti, 61, anni a capo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso. Ferrarese, Alberti divideva il suo lavoro fra la sede di Padova in via Aquileia e quella di Venezia. Come dirigente dell'ufficio periferico del ministero per i Beni e le attività culturali aveva una giurisdizione ampia (escluso il Comune di Venezia). Laureatosi in architettura a Firenze aveva svolto la professione fino al 1994, poi aveva avuto incarichi di progettazione e restauro in molti siti fra il Veneto e l'Emilia ed era stato direttore di musei. «Una persona culturalmente preparata, capace di relazionarsi, di grandi doti». Così l'ispettore per Padova della Soprintendenza, Edy Pezzetta, lo ricorda. Anche l'assessore alla Cultura del Comune, Andrea Colasio è colpito. «Diceva che dovevamo osare, il contrario di quanto fanno i soprintendenti di solito. Ma sempre conservando una rigorosa qualità architettonica». Il presidente della Commissione scientifica per gli Scrovegni, Ugo Soragni: «Pacato, curioso, sereno, con grande capacità di ascolto e riflessione, si è sempre distinto per la grande cultura. L'avevo nominato io all'inizio quando ero direttore generale. Sentiremo la sua mancanza, anche in Commissione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino