Corso Vittorio, nuove chiazze giallastre

Corso Vittorio, nuove chiazze giallastre
IL CASOPORDENONE Terzo giro, terza corsa. Tutta colpa della resina che non vuole morire e che in alcuni punti si sta mangiando il ciottolato. C'è bisogno di un altro intervento...

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IL CASO
PORDENONE Terzo giro, terza corsa. Tutta colpa della resina che non vuole morire e che in alcuni punti si sta mangiando il ciottolato. C'è bisogno di un altro intervento in corso Vittorio Emanuele, nel cantiere più chiacchierato del centro. E com'è accaduto per l'ultima operazione, i costi della riparazione saranno a carico dell'azienda vincitrice dell'appalto. Il Comune non sborserà un euro.

I DETTAGLI
Chi cammina ogni giorno facendo le vasche in corso, se n'è accorto perfettamente. Anche dopo la pulizia del ciottolato, effettuata due settimane fa, e la posa del polimero in grado di uniformare il colore del salotto cittadino, è infatti emerso un problema evidente, seppur localizzato solo in alcuni punti: il vecchio colore giallo-arancione, tanto criticato dopo la fase estiva del cantiere, è riemerso. Non doveva accadere, dal momento che l'operazione svolta dalla ditta incaricata a inizio ottobre aveva come obiettivo proprio quello di far tornare il ciottolato al colore originario, cancellando tutte le macchie. Non è stato così ovunque, quindi bisognerà intervenire. «Si parla di quelle che in gergo tecnico si chiamano fioriture della resina - ha precisato l'assessore Cristina Amirante -. Evidentemente in alcuni punti ben delimitati, la resina ha reagito come non doveva». Sono esattamente le zone dove oggi è possibile vedere, in mezzo al grigio del centro del corso, il colore giallastro che invece doveva scomparire. Non solo. Negli stessi punti, infatti, la resina straborda dagli spazi tra i ciottoli, sino a coprirne alcuni con piccole bolle e rigonfiamenti. In soldoni, c'è ancora qualcosa che non va, anche se si pensava che con la posa del polimero e la pulizia il cantiere fosse finito.
TEMPI E COSTI
Innanzitutto la precisazione più importante: «Gli ulteriori piccoli lavori che dobbiamo mettere in campo - ha chiarito Cristina Amirante - saranno imputati all'azienda. Sarà la ditta a pagarli, com'è avvenuto per l'opera realizzata a inizio ottobre». Tutta la seconda fase del cantiere, quindi, non ha comportato alcun costo aggiuntivo a carico del Comune rispetto al progetto originario. I nuovi lavori non causeranno i disagi patiti da commercianti, automobilisti e pedoni durante le due fasi precedenti del cantiere. Si tratterà infatti di operazioni mirate. Quanto allo stato del polimero, che in alcuni punti sembra ancora polveroso, Amirante chiarisce: «Dobbiamo lasciarlo lavorare, lo sta già facendo. Più il tempo passa, e più il materiale viene calpestato, più si stabilizza. Anche la pioggia servirà a farlo lavorare meglio. Ci vuole ancora tempo».
IL FUTURO

Corso Vittorio Emanuele (ma anche largo San Giorgio e via Mazzini) sarà poi completato con la realizzazione e la posa degli arredi urbani. Saranno installate le panchine e sostituiti i cestini dell'immondizia deteriorati. Infine le fioriere per rendere più bella la visuale durante le passeggiate in centro storico.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino