CORNUDAIl suo ultimo desiderio era che il corto funebre si fermasse davanti all'osteria che per lui era diventata quasi una seconda casa. E così è stato. ...
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Il suo ultimo desiderio era che il corto funebre si fermasse davanti all'osteria che per lui era diventata quasi una seconda casa. E così è stato.
LA VOLONTÀ
Mercoledì scorso, per l'ultimo saluto a Luigi Gigi Barbisan, stroncato dopo lunghe sofferenze da un male che non gli ha lasciato scampo, il feretro, prima di raggiungere la chiesa di Onigo di Pederobba per il funerale, ha fatto una breve sosta davanti all'Antica Osteria da Guarnier dove Barbisan ha avuto un tavolo riservato davanti al caminetto per tanto tempo. Così aveva infatti lasciato scritto nel quaderno dei suoi desideri qualora fosse sopraggiunta la morte, che attendeva con serenità e forza d'animo. Sentendosi ormai vicino alla fine Gigi persona di cultura, appassionato d'arte e profondo conoscitore della realtà locale per aver dato il suo contributo in vari settori, aveva espresso questa sua volontà.
SECONDA CASA
All'antica Osteria con la consueta disponibilità si intratteneva a parlare con tutti i clienti della storica struttura gestita da Maurizio e Bruna e dai figli Matteo e Marco, dove era di casa parlando di politica, sport e soprattutto d'arte. Era in infatti in questo settore un grande appassionato e possedeva un'importante collezione di opere rare e di grande valore. Mercoledì pomeriggio ad attendere il corteo funebre davanti all'antica Trattoria Da Guarnier si sono dati appuntamento una cinquantina di amici intimi.
LA COMMOZIONE
Per più di una ventina di minuti il lavoro si è fermato per onorare l'amico Gigi. Sono stati minuti di grande commozione. Poi il corteo funebre che aera partito dall'ospedale di Montebelluna ha continuato per Onigo e tutti coloro che lo avevano salutato davanti alla trattoria hanno accompagnato il feretro in chiesa per l'estremo saluto. Barbisan lascia i fratelli Danila e Mauro, i nipoti Luca, Ines Alessandro, Andrea e Alberto ai quali ha trasmesso importanti insegnamenti di lealtà, coerenza ed umiltà.
Luciano Beltramini
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Il Gazzettino