«Stiamo parlando del sesso degli angeli, per carità di Dio trovate una soluzione» si è lasciato sfuggire il prefetto Enrico Caterino nella riunione dei sindaci convocata per...
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Si tratta, infatti, del numero dei rappresentanti da eleggere nel comitato nel nuovo ente: da 3 a 7 è l'indicazione contenuta nello schema proposto da Venezia, 5 più il presidente la modifica avanzata dai sindaci polesani, che nell'ultima loro riunione è stata approvata da 43 su 44. Il no è arrivato da Bergamin: «Le elezioni a Rovigo hanno avuto un risultato, piaccia o non piaccia ha detto il sindaco del capoluogo E poi si fanno scelte nel rispetto delle leggi, anche perché la Regione ha affidato a Rovigo il coordinamento per la costituzione del consiglio di bacino». Poi, rivolgendosi all'assessore Bottacin ha chiesto con toni duri: «Vi risulta che il Comune di Rovigo sia inadempiente o abbia omesso di compiere atti?». «Non ho detto che alcun Comune è inadempiente ha replicato l'esponente della Giunta Zaia - ma è un dato di fatto che il Consiglio non sia stato costituito e la Regione ha l'obbligo di legge di intervenire. Questa mia visita serviva proprio per evitare che si procedesse con il commissariamento». Anche il prefetto ha avanzato una proposta conciliativa, ma visto che l'unanimità sembrava una possibilità remota e che i toni si stavano scaldando, il presidente della Provincia Marco Trombini ha chiuso la discussione. Nei prossimi giorni si cercherà una mediazione. Altrimenti, scatta il commissariamento. Forse, scherzi del destino, già il primo di aprile.
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Il Gazzettino