«Con Treviso c'è l'accordo: il terzo posto è nostro»

«Con Treviso c'è l'accordo: il terzo posto è nostro»
LA SQUADRABELLUNO «Non ci sono grossi dubbi sulla ricandidatura di De Menech». Così Erika Dal Farra, segretario provinciale del Pd, certifica il consenso sul deputato uscente....

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LA SQUADRA
BELLUNO «Non ci sono grossi dubbi sulla ricandidatura di De Menech». Così Erika Dal Farra, segretario provinciale del Pd, certifica il consenso sul deputato uscente. «Certo, finché non leggo il suo nome in lista, non posso avere la certezza al cento per cento».

In ogni caso, punterete di nuovo su De Menech...
«Sì, tutto è indirizzato verso la riconferma del parlamentare bellunese. Credo sia corretto che sia lui a correre per vincere il collegio Belluno-Treviso. Negli ultimi cinque anni ha lavorato bene per il nostro territorio. Ha potuto portare in provincia le risorse necessarie agli investimenti infrastrutturali per i Mondiali di Cortina 2021. E ha lavorato bene anche sul fronte dei Fondi Comuni Confinanti. Aggiungiamoci anche il nuovo Fondo Letta».
Un lavoro anche sul versante della condivisione delle risorse. I Comuni di confine ora possono contare sull'allargamento del Fondo Letta a quelli che non partecipano di altri fondi.
«È quello che serviva e che serve al nostro territorio: gioco di squadra per il futuro di tutta la provincia. In montagna, chi cerca di scalare la vetta da solo difficilmente ci riesce».
Torniamo alla candidatura di De Menech. Camera o Senato?
«Camera. Gli iscritti sono d'accordo e oggi il partito a livello locale gli riconosce la capacità di aver coinvolto la struttura provinciale nelle scelte e nelle politiche portate avanti a Roma. Potremmo farlo correre per entrambi, ma per il Senato punteremo su qualcun altro. Anche in accordo con Treviso».
Già, perché nell'uninominale al Senato, Belluno sta con parte di Treviso.
«Con Treviso stiamo lavorando bene. L'accordo è di avere De Menech nel listino bloccato e di lasciare i primi due posti a Treviso per il Senato. A quel punto, noi avremmo il terzo posto».
Nomi per il Senato?
«Stiamo ragionando con il Feltrino. Giovedì (oggi per chi legge, ndr) è in programma un incontro con tutti i segretari di circolo per capire se c'è qualcuno che si propone». Le propongo tre nomi che circolano negli ultimi tempi: Maria Teresa De Bortoli, sindaco di Pedavena, Irma Visalli, già assessore provinciale, e Sisto Da Roit, sindaco di Agordo. «Sono amministratori che hanno del potenziale. Possono essere un investimento per il futuro e sono una risorsa del Pd».
Possibili candidati, dunque...
«Non voglio mettermi in mezzo. Ci dovrà essere una condivisione generale sui nomi, in modo da poterli portare a Roma».
Che sfida sarà quella del 4 marzo?

«Non facile: ne siamo consapevoli. A livello locale ci stiamo organizzando per essere operativi in campagna elettorale. Partiamo dalla convinzione che in questi cinque anni di governo Pd il Paese è andato verso una modernizzazione importante. Adesso ci sono più diritti e più strumenti utili per i cittadini».
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Il Gazzettino