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VENEZIA Anche l'Università Ca' Foscari ha partecipato a una ricerca internazionale sui cambiamenti climatici in relazione alla domanda di energia, sia a livello globale che nella maggior parte delle regioni. Lo studio è stato pubblicato su Nature Communications da ricercatori dell'International Institute for Applied Systems Analysis (Austria), Ca' Foscari Venezia e Cmcc e Boston University (Usa).
Le nostre società dipendono fortemente dall'energia sia per il loro benessere che per il loro sviluppo economico. L'uso di energia è tuttavia anche uno dei nostri sistemi più sensibili ai cambiamenti climatici, ed è fondamentale capire in che modo gli impatti del riscaldamento globale influenzeranno la domanda di energia. Finora, la maggior parte degli studi aveva esplorato questo argomento solamente per un singolo paese o continente o per un singolo settore economico, impiegando proiezioni climatiche di un singolo o di pochi modelli climatici. In questo nuovo studio, gli autori hanno invece effettuato un'analisi globale utilizzando le proiezioni di temperatura di ben 21 modelli climatici e le proiezioni economiche e di popolazione di cinque scenari socio-economici. Questa informazione è stata quindi inserita in un modello statistico per calcolare le variazioni della domanda per tre carburanti e quattro settori economici.
«In linea generale, le nostre società si adegueranno al cambio delle temperature aumentando il raffreddamento degli ambienti durante le stagioni calde e diminuendo il riscaldamento durante le stagioni fredde - spiega Enrica De Cian, professoressa all'Università Ca Foscari Venezia e ricercatrice presso il Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc) - Questi cambiamenti nel condizionamento degli spazi avranno un impatto diretto sui sistemi energetici, dal momento che le imprese e le famiglie richiederanno meno gas naturale, petrolio ed elettricità per via delle minori esigenze di riscaldamento e viceversa più energia elettrica per soddisfare le maggiori esigenze di raffreddamento degli ambienti».
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Il Gazzettino