Città a numero chiuso, si ritenta

Città a numero chiuso, si ritenta
Ingressi limitati a Venezia o in piazza San Marco? C'è del fermento in questi giorni tra i sostenitori dei progetti Pass4Venice e San Marco Pass per contrastare il turismo...

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Ingressi limitati a Venezia o in piazza San Marco? C'è del fermento in questi giorni tra i sostenitori dei progetti Pass4Venice e San Marco Pass per contrastare il turismo indiscriminato nella città d'acqua.

Con la bella stagione sono infatti tornati i problemi legati alle eccessive presenze: mezzi pubblici congestionati, le zone marciane e rialtine prese d'assalto dai visitatori, situazioni di malcostume e veneziani sempre più irascibili. In questi giorni però qualcosa si muove, vuoi per gli impegni assunti in campagna elettorale, vuoi per l'importanza strategica della gestione dei flussi in una città che fatica a contenere un impatto sempre più gravoso e per certi versi, come quello di tende e sacchi a pelo per strada, degradante.
Sul piatto vi sono due progetti innovativi e informatizzati per il contenimento delle presenze, con varchi esterni o interni alla città. Pass4Venice, sostenuto dall'omonima associazione che vede in primo piano Andrea Casadei, prevede di regolare gli accessi a numero chiuso attraverso sette Hub e varchi d'ingresso (via acqua e via terra) al centro storico lagunare, prenotazioni dei biglietti e prezzi "dinamici" in base alla stagionalità e alle presenze. Il San Marco Pass di Marco Scurati, sostenuto dal Comitato per il turismo sostenibile, prevede invece un controllo degli accessi nel salotto buono della città, meta di tutti i visitatori, attraverso tornelli e prenotazioni del pass.
Le due iniziative, presentate durante la campagna elettorale, sono sul tavolo della nuova amministrazione per valutarne costi e concreta fattibilità. Per ora bocche cucite a Cà Farsetti anche se gli autori dei progetti non restano fermi: da una parte sono ricominciate le presentazioni e le interviste sul San Marco Pass, dall'altra è pronta la piattaforma del crowdfunding che andrebbe a raccogliere i 200mila euro necessari all'avvio del Pass4Venice.«Stiamo andando avanti con alcune idee - afferma Andrea Casadei - e approfondito aspetti con il rettore di Cà Foscari per lo studio di fattibilità che si appoggerebbe al loro centro di ricerca. Il crowdfunding è pronto a partire, ma aspettiamo una chiamata da parte del sindaco o dell'assessore al Turismo».
Secondo Scurati controllare gli ingressi alle porte della città è poco fattibile, ma in una zona circoscritta come la piazza basterebbero alcuni varchi, con tornelli e lettori di biglietti. Stabilito un tetto massimo di "ospiti" nell'area monumentale marciana, ad esempio 65mila persone, da questa quota si dovrà sottrarre chi avrà diritto ad accedere gratuitamente: i cittadini, i turisti che soggiornano nelle strutture ricettive e i visitatori che acquistano i biglietti per i musei.

Entrambe le idee sono basate sulla necessaria tecnologia informatica di una Venezia più "smart" e vivibile, eliminando il flusso indiscriminato di turisti e generando nel contempo un reddito non indifferente per le casse comunali legato alla vendita dei biglietti.
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Il Gazzettino