CAVASO Sarà per l'erba che in primavera cresce moltissimo, per gli acquisti

CAVASO Sarà per l'erba che in primavera cresce moltissimo, per gli acquisti
CAVASOSarà per l'erba che in primavera cresce moltissimo, per gli acquisti fatti online e il conseguente arrivo, nelle abitazioni, di scatoloni, per le pulizie di cambio stagione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CAVASO
Sarà per l'erba che in primavera cresce moltissimo, per gli acquisti fatti online e il conseguente arrivo, nelle abitazioni, di scatoloni, per le pulizie di cambio stagione partite già all'inizio di marzo per il maggior tempo a disposizione, ma molte case assomigliano a centri di stoccaggio rifiuti. Con erba accumulata e scatoloni da smaltire in qualche modo. E la situazione si aggrava nel caso in cui non si tratti di abitazioni con superfici scoperte, ma di piccoli appartamenti. È per questa ragione che sette sindaci della Pedemontana, Cornuda, Maser, Caerano, Pederobba, Cavaso, Castelcucco e Crocetta hanno sottoscritto una lettera indirizzata al presidente di Contarina Sergio Baldin e al presidente del consiglio di Bacino Priula Giuliano Pavanetto con la richiesta di riaprire al più presto i centri Card.

MOTIVI IGIENICO SANITARI
«Le amministrazioni continuano a ricevere richieste -dice il sindaco di Cornuda Claudio Sartor- Un servizio così importante non può essere precluso alla cittadinanza». Ed è per questo che Sartor ha fatto da referente per la raccolta delle firme di vari primi cittadini. I punti di conferimento, infatti, sono ormai chiusi da settimane per l'emergenza Covid-19, ma si rende necessario, visti gli sfalci erba e siepi e lo smaltimento dei rifiuti. Il quadro della situazione descritto nella lettera è chiaro. Si spiega infatti che molte persone, restando a casa, hanno approfittato per svolgere sistemazioni domestiche producendo materie da smaltire: la riapertura dei centri è quindi legata anche a motivi igienico sanitari. «Si può pensare -continuano i sindaci- a modalità di accesso ai centri tali da evitare assembramenti e contatti con il personale e tra gli utenti stessi, prescrivendo l'utilizzo di guanti e mascherine per cittadini e operatori. È fattibile pensare a una riduzione delle aperture, ma è altrettanto necessario ipotizzare una ripresa delle attività entro breve».
SERVIZIO ESSENZIALE

Del resto quello della raccolta rifiuti rientra fra i servizi essenziali alla collettività, per il quale non è prevista alcuna restrizione dai decreti nazionali e dalle ordinanze regionali. «Inoltre -dice il sindaco- la stessa Regione, con l'ordinanza del 3 aprile, ha consentito lo svolgimento della manutenzione delle aree verdi e naturali pubbliche e private». Ma i sindaci aggiungono anche di essere disponibili a supportare la gestione dando una mano. Del resto, a favore di una riapertura si erano espresse, nei giorni scorsi, anche altre categorie. In particolare, Fausto Bosa, presidente della Confartigianato Asolo e Montebelluna. Ora si è in attesa di una risposta da parte degli enti di bacino. (lbon)
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino