CASA PENZO RESTA TABU' PER IL VENEZIA

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CALCIO SERIE BUn'altra stecca, il Venezia fa e disfa in un Penzo nuovamente terreno di conquista per i corsari di turno. Anche il Frosinone vicecapolista si aggiunge al club...

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CALCIO SERIE B
Un'altra stecca, il Venezia fa e disfa in un Penzo nuovamente terreno di conquista per i corsari di turno. Anche il Frosinone vicecapolista si aggiunge al club sempre meno ristretto degli invitati a banchettare a Sant'Elena. Con il loro terzo 1-0 consecutivo i laziali, pur senza incantare ma dimostrando grande solidità e cinismo, infliggono la sesta sconfitta in 11 uscite tra le mura nemiche agli arancioneroverdi, al primo ko del 2020 (dopo 4 risultati utili) e sempre più saldamente la peggior squadra della Serie B per rendimento casalingo. Impietosi gli appena 9 punti conquistati sui 33 in palio, dato sconfortante per i tifosi e senz'altro per il presidente Joe Tacopina che vera rarità non si è visto in sala stampa nel post-partita. Alla resa dei conti per l'ennesima volta è stata gettata alle ortiche un'impresa esterna, quale la vittoria per 1-0 di una settimana fa sul campo del Chievo, trend negativo che certo non alimenta ottimismo in vista del prossimo match, sabato prossimo di nuovo al Penzo con la Virtus Entella (che oggi ospita il Pescara), a questo punto ancor più fondamentale per riprovare a staccarsi dall'attuale quint'ultimo posto sinonimo di playout. Una sconfitta che di rabbia ne suscita un bel po' anche perché il Venezia è stato parecchio sfortunato, sia per i due legni colpiti nel finale da Fiordilino e Zigoni che avrebbero consentito di raccogliere un punticino meritato, sia per aver incrociato una terna arbitrale quantomeno distratta. Clamoroso il rigore non concesso al 33' dall'arbitro Ayroldi di Molfetta, dopo un sinistro di Monachello parato con la mano da un Ariaudo già ammonito (quindi da espellere) e protagonista di una sceneggiata per una presunta respinta del pallone con il volto. Dopo il blitz del Bentegodi mister Alessio Dionisi si affida per dieci undicesimi al medesimo schieramento, riproponendo il collaudato quartetto difensivo (solo un gol subìto nelle precedenti 4 gare) nonché il tridente con Aramu alle spalle di Monachello e del match winner Capello. A centrocampo debutta il Firenze-bis accanto a Fiordilino e Lollo (fuori Maleh, tra i migliori a Verona) per un terzetto completamente diverso rispetto a quello forzatamente raffazzonato del precedente (brutto) 1-1 casalingo col Trapani. I risultati sembrano subito tangibili, distanze tra reparti equilibrate e ricompaiono geometrie e verticalizzazioni con un Fiordilino ispirato. Il Frosinone ad ogni modo non barcolla né si limita ad aspettare, di fatto i due portieri restano inoperosi e la gara perde smalto in un finale di primo tempo che vede fioccare imprecisioni e cartellini. Un Venezia, invece, più in difficoltà nella ripresa per il pressing alto dei ciociari che non fa più ripartire Modolo e compagni, castigati da Rohden dopo un contropiede azionato da Lakicevic e fermati dai pali chiudendo così di nuovo a testa bassa.

Marco De Lazzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino