Carburanti accise alte, i rappresentanti protestano

Carburanti accise alte, i rappresentanti protestano
L'APPELLO BELLUNO Dagli agenti di commercio uniti in Usarci parte un...

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L'APPELLO

BELLUNO Dagli agenti di commercio uniti in Usarci parte un grido di protesta: «Sui costi di gasolio e benzina subito un intervento del Governo». Il motivo è presto detto. L'oscillamento dei prezzi ha visto una definitiva impennata nell'ottobre 2018, quando il valore al litro ha raggiunto 1,664 per benzina e 1,560 per gasolio. Una crescita ingiustificata, secondo l'Unione sindacale agenti e rappresentanti di commercio di Belluno e del Veneto, dal momento che da anni il costo al barile oscilla tra72 e 75 dollari. Di contro in Italia gli aumenti, nel corso dell'ultimo anno, si attestano attorno a quasi il 10% per la benzina e al 13,5% per il gasolio, una crescita che si ripercuote di conseguenza sui costi e sul fatturato della categoria che, ora, ha deciso di dire Basta! e di passare all'azione. «Chiediamo a gran voce un intervento governativo afferma Franco Roccon il presidente di Usarci Veneto, il sindacato che affianca e tutela gli agenti di commercio -, perché gli aumenti abbiano una concreta giustificazione e non siano mera speculazione di petrolieri senza scrupoli». «Richiamiamo il Governo al suo dovere, ad intervenire e applicare quanto annunciato più volte; parlo - continua Roccon - dell'eliminazione di accise sui carburanti che incidono notevolmente sul costo al litro e che riguardano ancora eventi come il Vajont, i vari terremoti degli ultimi 50 anni, perfino guerre del secolo scorso, operazioni che ormai hanno abbondantemente coperto i costi statali degli interventi. Non si può fare cassa sempre e solo su chi utilizza l'auto; per gli agenti e i rappresentanti di commercio la vettura è il principale ed insostituibile mezzo di lavoro». Il piano è chiaro, le azioni decise. «Avvieremo, nell'interesse dei quasi 30 mila agenti operanti nel Veneto, una raccolta firme on line attraverso Change.org spiega il presidente - per sensibilizzare il Governo e i suoi rappresentanti e spingerli ad intervenire immediatamente per monitorare gli aumenti ingiustificati che dal febbraio 2016 hanno visto impennarsi il costo dei carburanti, passati silenziosamente in soli due anni, da 1,370 a 1,522/litro la benzina, con un +21% e con il gasolio da 1,181 a 1,560 euro al litro con un +32%».

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Il Gazzettino