Cammino di pace all'insegna della libertà di espressione

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BASSANO - (P.G.) Massiccia la partecipazione al Cammino di pace, ieri pomeriggio, a Bassano, nel quale giovani e associazioni di varie confessioni religiose hanno marciato in...

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BASSANO - (P.G.) Massiccia la partecipazione al Cammino di pace, ieri pomeriggio, a Bassano, nel quale giovani e associazioni di varie confessioni religiose hanno marciato in difesa di uno dei diritti di cui maggiormente si sente il bisogno soprattutto alla luce dei recenti, tragici avvenimenti. «La parola pace - ha sottolineato il sindaco Riccardo Poletto - va riempita di ogni diritto, in particolare di quello della libera espressione: non è ammissibile che ci siano luoghi in cui non si possa manifestare liberamente la propria opinione. Il nostro 'no' alla guerra deve essere un vero e proprio impegno per noi e per le generazioni future, contro l'indifferenza. È questo lo spirito con cui apriamo le celebrazioni del centenario dal 1. Conflitto Mondiale». «La violenza - ha ribadito l'abate Renato Tomasi - su riproduce, rivelando un presente che è lo specchio della completa violazione della dignità umana. Concentrarsi su un nemico da sconfiggere è solo una scusa per mascherare un rifiuto al dialogo: c'è bisogno di un'umanità nuova che abbia il coraggio di rischiare i gesti della giustizia e della solidarietà, cosicché la vita divenga uno spazio di accoglienza per tutti». Il prof. Paolo Malaguti ha evidenziato, all'interno delle testimonianze sulla delicata situazione a Gaza, come «una società che vuole fare della pace il suo valore imprescindibile non può esimersi dall'educazione alla tolleranza».

Alla conclusione del cammino ha parlato anche Gabriele del Grande, regista del film "Io sto con la sposa", proiettato in serata in sala Da Ponte. «La storia che raccontiamo - ha spiegato - è ricca di speranza e amicizia, andando in direzione opposta rispetto allo scontro di civiltà che sta dilaniando il mondo in questi giorni. Lo spunto viene da un'esperienza realmente vissuta e portata a termine con grande rischio, assieme però alla consapevolezza che è necessario, nella vita, scegliere da che parte stare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino