Boschetto: «Nuovi macchinari e digitale, incentivi fermi»

Boschetto: «Nuovi macchinari e digitale, incentivi fermi»
LA PROPOSTA«Bisogna rifinanziare in fretta la Nuova Sabatini, le imprese hanno dimostrato di voler scommettere sulla ripresa, non è il caso di rallentare ora gli...

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LA PROPOSTA
«Bisogna rifinanziare in fretta la Nuova Sabatini, le imprese hanno dimostrato di voler scommettere sulla ripresa, non è il caso di rallentare ora gli investimenti».

Così il presidente di Confartigianato Imprese Padova, Roberto Boschetto interviene in merito alla chiusura inaspettata dello sportello per la presentazione delle richieste di contributo Sabatini, la misura che incentiva l'acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo, hardware, software, tecnologie digitali.
A causa dell'esaurimento delle risorse finanziarie messe a disposizione, il Mise, con decreto direttoriale datato 1 giugno ha infatti decretato l'irricevibilità delle domande presentate dalle imprese a partire dal 2 giugno.
«La chiusura di questa agevolazione crea un ulteriore ostacolo ai programmi di investimento delle imprese, soprattutto in questo periodo di tentata ripresa economica precisa Boschetto - L'ultima versione, così come modificata dalla normativa Covid, prevedeva una semplificazione importante per le aziende, permettendo l'erogazione del contributo da subito in unica soluzione, invece che rateizzato in più anni. Parliamo dunque di un incentivo significativo a sostegno di investimenti importanti».
La legge Sabatini prende il nome dal deputato Armando Sabatini, che la promosse nel 1965, in pieno boom economico. E' l'agevolazione italiana più longeva, nel corso del tempo la norma è cambiata, adattandosi alle necessità delle imprese. Quella che oggi viene chiamata Nuova Sabatini è l'agevolazione concessa dal Mise per aiutare le aziende ad ottenere più facilmente l'accesso al credito.
Il beneficio consiste nella concessione di un contributo pari agli interessi calcolati su un finanziamento/leasing della durata di 5 anni, con tassi di interesse rispettivamente del 2,75% se si tratta di investimenti ordinari e del 3,575% se si è investito in beni con i requisiti 4.0.
Per ottenere il contributo, il finanziamento chiesto deve avere valore compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro, non deve durare oltre i cinque anni e in più deve essere interamente usato per coprire le spese ammissibili.
Già in passato si era verificato l'esaurimento temporaneo dei fondi, con l'effetto di un prolungamento nei tempi di erogazione del contributo: «In questo caso, invece, ci troviamo di fronte ad una chiusura dello sportello che si traduce nell'incertezza per gli imprenditori. Al momento non sappiamo se e quando potrà riprendere la misura prosegue».

E' prioritario consentire alle aziende l'accesso a questo strumento, soprattutto in questo periodo di pandemia. Per questo, Confartigianato Imprese ha già predisposto un emendamento che prevede il rifinanziamento della misura, da far approvare in sede di conversione del decreto Sostegni Bis. Ciò consentirebbe una riapertura abbastanza rapida della misura. «Ora più che mai chiude il presidente di Confartigianato- l'abbinamento del credito d'imposta legato all'acquisto di macchinari con l'incentivo Sabatini rappresenta il necessario volano per una solida ripresa economica».
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Il Gazzettino