Alla sua opera seconda (Border), Cremonini passa dalla Siria all'Italia mettendo il naso sull'attualità. È la cronaca dell'ultima settimana di vita di Stefano Cucchi, morto per...
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La messinscena non batte il tasto dell'emotività a tutti i costi (che avrebbe nociuto al racconto) e gioca le sue carte narrative nella diarchia tra l'interno (Stefano) e l'esterno (la macchina dello Stato), costruendo in questo modo il contrasto tra il singolo e la società, tra il dramma personale e l'indifferenza dei molti.
Molto si deve all'interpretazione di Alessandro Borghi, sottoposto a una dura cura dimagrante di quindici chili, che quasi incarna il personaggio sia fisicamente sia vocalmente (l'estratto audio finale con la voce vera di Cucchi lo dimostra).
Alla domanda Lei è credente?, Stefano risponde No, sono sperante, e noi speriamo che non si debbano fare più film su storie come questa.
Giuseppe Ghigi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino