Boom di ricoveri, ma non dovuti all'afa

Boom di ricoveri, ma non dovuti all'afa
(F.Cam.) Rispetto a 14 anni fa, quando ci fu l'emergenza caldo che costò la vita a 15 persone, quest'anno la situazione negli ospedali polesani è sotto controllo. «Facendo un...

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(F.Cam.) Rispetto a 14 anni fa, quando ci fu l'emergenza caldo che costò la vita a 15 persone, quest'anno la situazione negli ospedali polesani è sotto controllo. «Facendo un confronto tra le prime tre settimane di giugno 2016 con quelle del giugno attuale, si è avuto un aumento di un centinaio di persone nei tre pronto soccorsi, ma nonostante le temperature anomale di questi giorni, sono stati pochi i ricoveri dovuti a caldo e afa - afferma il direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella - Questo significa che sta funzionando al meglio la campagna di prevenzione Estate in salute, in collaborazione con Regione, Federfarma e Ordine dei farmacisti di Rovigo».

Nello specifico, questi i dati forniti circa gli accessi in pronto soccorso dall'1 al 26 giugno ad Adria: 1.761 contro i 1.620 dello scorso anno; dal 12 al 25 giugno a Rovigo 1.651 contro 1.664, a Trecenta 628 contro 615. «Ad Adria abbiamo avuto un'ottantina di casi in più rispetto a un anno fa - sottolinea il responsabile del pronto soccorso Giovanni Lucianò -, ma di questi solo due legati al caldo. Le persone sono state rimandate a casa in tempi celeri. Non c'è stato alcun decesso legato al caldo». A Rovigo solo una persona è stata ricoverata per patologia del calore, mentre due sono state trattenute per accertamenti. A precisarlo è il responsabile del pronto soccorso rodigino, Stefano Kusstascher. A Trecenta si è avuto un +13 rispetto a un anno fa. Lorenza Gallo, del Servizio igiene e sanità pubblica, i farmacisti Claudia Pietropoli e Michelangelo Galante, con Domenica Lucianò responsabile del Distretto 1, hanno sottolineato come il fulcro di tutto sia la Centrale operativa territoriale, attiva 24 ore su 24. «Importante è anche la collaborazione con case di riposo e centri servizi anziani» ha ammesso Chiara Paparella, direttrice dei servizi sociali. «Raccomando ai vicini di casa di controllare gli anziani dato che molti di loro vivono soli», ha raccomandato il presidente dell'Ordine dei Medici, Francesco Noce.
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Il Gazzettino